Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dichiarato che l’apertura verso l’innovazione e le opportunità offerte dall’intelligenza artificiale è un aspetto fondamentale, ma che queste innovazioni richiedono anche un grande supporto per la lettura e per i libri. Ha sottolineato che il ruolo dei libri diventa sempre più importante in questo contesto.
Mattarella ha evidenziato come, nel settore dell’editoria scolastica e universitaria, stia emergendo una tendenza a concentrarsi su appunti, riassunti dei manuali e strumenti che riducono la portata del trasferimento culturale. Sebbene questi strumenti possano sembrare una semplificazione, non sempre sono un tentativo di eludere l’impegno di studio e preparazione, ma talvolta derivano dalle difficoltà economiche delle famiglie nel poter accedere a libri completi. Il Presidente ha sottolineato che questo tema chiama in causa le istituzioni, perché l’accesso ai libri è un elemento essenziale per la vita del Paese. Ha inoltre avvertito che questa situazione può comportare un rischio di impoverimento culturale, riducendo la capacità di approfondire e riflettere.
Riferendosi a quanto detto il giorno precedente durante un incontro con gli studenti, Mattarella ha parlato della tendenza tra i giovani, che si manifesta soprattutto nei messaggi inviati tramite i telefonini, di abbreviare le parole, riducendole a poche lettere. Questo fenomeno, ha osservato, rischia di limitare la possibilità del pensiero di esprimersi pienamente, impedendo alla lingua di trasmettere tutta la sua ricchezza e complessità.