Milioni di utenti tracciati senza il loro consenso. È questa l’accusa mossa al social network Pinterest dall’organizzazione no profit Noyb (Non of your business), che dal 2018 si batte per la protezione dei diritti digitali dei cittadini europei.
L’associazione ha presentato un reclamo al Cnil, l’organo di controllo francese per la protezione dei dati, accusando Pinterest di non aver rispettato il Regolamento europeo sulla protezione dei dati (Gdpr), accusa dalla quale l’azienda si difende. ‘Come la maggior parte delle piattaforme di social media, Pinterest è in parte finanziato dalla pubblicità personalizzata. Per farlo, l’azienda traccia gli utenti, senza mai chiedere loro il consenso, come richiesto dalla legge’, ha sottolineato Noyb in una dichiarazione.
L’organizzazione no profit spiega di essere stata contattata da un utente francese della piattaforma che si è reso conto che l’opzione ‘pubblicità’ personalizzata’, che richiede la raccolta di dati, era stata attivata di default nelle impostazioni del suo account, senza il suo consenso.
‘L’approccio di Pinterest alla pubblicità personalizzata è conforme al Gdpr’, ha assicurato un portavoce dell’azienda all’Afp, mentre la società ha dichiarato di non aver ricevuto il reclamo presentato. Nel documento, l’Ong chiede alla Cnil di ordinare la cancellazione dei dati raccolti, di imporre una multa alla società e di obbligarla a rispettare il regolamento europeo.