Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha affidato a sei grandi istituti finanziari internazionali — Banco Santander, Barclays, BNP Paribas, Bank of America, Crédit Agricole e Société Générale — il compito di gestire una nuova operazione di collocamento di titoli di Stato italiani attraverso il metodo del sindacato, destinato principalmente a investitori istituzionali. L’operazione sarà strutturata in due tranche: la prima prevede l’emissione di un nuovo BTP (Buono del Tesoro Poliennale) con scadenza al primo ottobre 2030 e durata quinquennale, che avrà le caratteristiche di benchmark, cioè un titolo di riferimento sul mercato per quella specifica scadenza. La seconda tranche consisterà invece nella riapertura, fino a un massimo di 5 miliardi di euro (no grow, ovvero senza possibilità di superare tale cifra), del BTP Green già emesso lo scorso 14 maggio 2024, che presenta una cedola annua del 4,05% e scadenza al 30 ottobre 2037.
L’operazione si inserisce nell’ambito dell’impegno continuo del MEF verso la finanza sostenibile. Infatti, i proventi derivanti dal collocamento del BTP Green saranno destinati a sostenere una serie di interventi ambientali. Per quanto riguarda le emissioni previste nel 2025, l’attenzione sarà rivolta in particolare a progetti legati all’efficienza energetica degli edifici pubblici e al miglioramento dei trasporti sostenibili, con un focus sugli investimenti nelle infrastrutture ferroviarie, sull’elettrificazione delle tratte esistenti e sugli interventi di manutenzione della rete. La maggior parte delle risorse sarà utilizzata per finanziare spese già sostenute nel 2024 o previste nel corso del 2025.
Il MEF ha inoltre precisato che la tempistica della transazione sarà definita in base all’andamento dei mercati, ovvero sarà avviata solo quando le condizioni finanziarie saranno considerate favorevoli, così da garantire una gestione efficiente e sostenibile del debito pubblico italiano.