I data center rappresentano una componente essenziale dell’infrastruttura nazionale di telecomunicazione e il loro mercato, in Italia, è in forte espansione. Tuttavia, questa crescita, seppur positiva, deve essere accompagnata da misure strutturali adeguate, soprattutto in ambito energetico. È questo il messaggio lanciato da Massimo Sarmi, presidente di Asstel–Assotelecomunicazioni, in occasione dell’iniziativa del Comune di Colleferro e della Città metropolitana di Roma Capitale, che hanno pubblicato un avviso esplorativo per individuare aree da destinare proprio a data center e impianti digitali di nuova generazione.
Secondo Sarmi, il mercato italiano dei data center sta crescendo rapidamente, spinto dalla necessità sempre maggiore di archiviare ed elaborare grandi quantità di dati, in un contesto di digitalizzazione diffusa. In questo scenario, le telecomunicazioni giocano un ruolo di primo piano: detengono infatti oltre la metà dei data center oggi operativi in Italia e sono quindi protagoniste attive della trasformazione digitale in corso.
Tuttavia, per sostenere davvero questa crescita, servono interventi mirati. In primo luogo, è fondamentale prevedere misure strutturali specifiche in materia energetica per le industrie del digitale, come i data center e le telecomunicazioni. Solo garantendo condizioni stabili e sostenibili per l’approvvigionamento energetico sarà possibile assicurare la continuità e l’efficienza dei servizi digitali. In secondo luogo, Sarmi sottolinea la necessità di semplificare le procedure autorizzative e amministrative, che oggi rappresentano un freno allo sviluppo del settore.
Una maggiore agilità in questo ambito favorirebbe la diffusione sul territorio di data center non solo di grandi dimensioni, ma anche medi e piccoli, in linea con l’evoluzione verso l’edge computing, un modello che porta capacità di calcolo e gestione dei dati più vicino agli utenti finali, migliorando le prestazioni e riducendo la latenza.