L’Assegno Unico e Universale è un’agevolazione economica che lo Stato italiano ha introdotto per supportare le famiglie con figli a carico. È una misura che unifica e semplifica diverse forme di aiuto che in passato esistevano separatamente. Ogni famiglia, a seconda del reddito e della situazione economica, riceve un certo importo mensile per ciascun figlio a carico, che va dai 7 mesi di gravidanza fino ai 21 anni, se il figlio è studente, ha un reddito basso o è disoccupato.
Nel primo trimestre del 2025, sono stati erogati quasi 4,86 miliardi di euro attraverso questo assegno. In media, ogni mese, circa 6 milioni di famiglie hanno ricevuto l’assegno, con un importo medio di 272 euro per famiglia. Questo significa che ogni mese, lo Stato ha aiutato milioni di famiglie a coprire le spese legate ai figli. Nel mese di marzo 2025, per esempio, sono state 5.931.661 famiglie a ricevere l’assegno, per un totale di 9.369.322 figli, con una spesa complessiva di 1,5 miliardi di euro. Ogni famiglia ha ricevuto una media di 261 euro, e ogni figlio ha avuto una media di 165 euro. Come funziona l’assegno?
L’importo che una famiglia riceve dipende da diversi fattori, tra cui il reddito del nucleo familiare (misurato tramite l’ISEE, un indicatore che tiene conto dei redditi e dei beni della famiglia) e il numero di figli. Ad esempio, più basso è il reddito della famiglia, più alta sarà la somma che riceverà come assegno. Inoltre, il valore dell’assegno può variare anche in base ad altre condizioni, come la presenza di figli con disabilità o se la famiglia è composta da madri giovani (under 21) o ha un numero elevato di figli.
L’Assegno Unico prevede anche delle maggiorazioni per determinate condizioni. Per esempio, le famiglie che hanno figli con disabilità o famiglie numerose (con almeno 3 figli) ricevono un importo maggiore. Questi bonus aggiuntivi aiutano a sostenere le famiglie con maggiori difficoltà economiche o familiari, come si legge sull’agenzia di stampa Ansa.
Ma qual è l’impatto sociale? L’Assegno Unico ha un impatto significativo sulle famiglie a basso reddito, specialmente nelle regioni del Sud Italia, dove il sostegno economico è fondamentale per aiutare le famiglie a far fronte alle difficoltà quotidiane. In questo modo, l’Assegno Unico contribuisce a ridurre la povertà infantile e aiuta i genitori a sostenere economicamente i figli, coprendo le spese legate all’educazione, alla salute e al benessere generale.
Il governo italiano ha manifestato l’intenzione di migliorare e potenziare l’Assegno Unico. Le autorità stanno considerando ritocchi alle soglie ISEE (per aumentare l’importo dell’assegno per le famiglie con redditi più bassi), aumentare le maggiorazioni per i figli con disabilità e rendere l’assegno ancora più mirato per supportare le famiglie in difficoltà economiche.
In generale, l’Assegno Unico rappresenta una delle principali misure di supporto per le famiglie italiane e, nel corso degli anni, si è affermato come un pilastro importante per la sostituzione di altre misure di welfare.