Si è svolta nei giorni scorsi, presso il Parlamento europeo una tavola rotonda promossa dal Gruppo dei Conservatori e Riformisti Europei (Ecr), nelle persone dell’On. Francesco Torselli e dell’On. Elena Donazzan, per discutere delle principali sfide legate all’utilizzo dell’intelligenza artificiale nelle analisi di fonti di prova digitali, con un focus particolare su immagini e video. L’incontro è stato organizzato da Amped Software, software house italiana leader nello sviluppo di tecnologie per l’elaborazione e il miglioramento di contenuti visivi in ambito forense e investigativo.
Nel suo intervento, il ceo di Amped Software, Martino Jerian, ha evidenziato la necessità di trattare immagini e video con lo stesso rigore scientifico applicato ad altre prove forensi come il Dna o le impronte digitali: “Le immagini e i video sono fra gli strumenti più potenti nelle indagini, ma troppo spesso vengono analizzati ed utilizzati senza la necessaria competenza tecnica o la corretta strumentazione. La loro apparente accessibilità e la mancanza di cultura tecnica possono portare a errori gravi, come l’incriminazione della persona sbagliata o l’invalidazione di una prova. Serve un approccio scientifico e consapevole, che solo una formazione a tutti i livelli può dare“.
Alla tavola rotonda hanno partecipato rappresentanti delle Nazioni Unite, del Parlamento europeo e di organizzazioni internazionali attive nel settore dell’analisi digitale forense. Tra i temi più rilevanti emersi, l’urgenza di garantire una formazione più strutturata per le forze dell’ordine e gli operatori del comparto giudiziario. Per questo motivo è stata proposta alle istituzioni europee la creazione di una linea di finanziamento dedicata, volta a sostenere programmi formativi e iniziative specifiche nel settore dell’analisi delle fonti di prova digitali.
“La sovranità digitale non è uno slogan, ma una necessità strategica per l’Europa. Significa poter contare su infrastrutture autonome, su competenze solide e su regole chiare per governare l’evoluzione tecnologica, anziché subirla. L’intelligenza artificiale è uno degli snodi centrali di questa sfida: può rafforzare i nostri sistemi giudiziari e migliorare la sicurezza, ma solo se sappiamo governarla, definendone i limiti, gli ambiti di applicazione e le garanzie per i cittadini. È su questo terreno che si gioca la nostra capacità di essere protagonisti, e non semplici consumatori, della rivoluzione digitale”, Eurodeputato di Fratelli d’Italia-ECR, Francesco Torselli, relatore ombra sul dossier dedicato alla Sovranità tecnologica.
“L’intelligenza artificiale ci riguarda ormai tutti da vicino per le opportunità e le sfide che porta con sé: in particolare, nel campo dell’analisi delle prove multimediali, quali foto e video, è necessario avere gli strumenti adeguati per garantire il giusto approccio scientifico. Di queste questioni particolarmente sensibili, che possono determinare la colpevolezza o l’innocenza di una persona e vanno pertanto trattate con il massimo rigore, abbiamo discusso con i massimi esperti del settore l’altro ieri alla tavola rotonda organizzata assieme al collega On. Francesco Torselli e ad Amped Software, che ringrazio entrambi per la spiccata sensibilità in materia“, dichiara l’On. Elena Donazzan.
“Per contrastare i crescenti crimini in ambito digitale, che negli ultimi hanno visto un incremento esponenziale e le cui vittime sono spesso i bambini, vanno adottate le tecniche più avanzate di analisi delle fonti di prova. Per questo motivo, ritengo fondamentale che l’Unione Europea investa maggiormente nella formazione e nello sviluppo professionale continuo delle nostre Forze di Polizia, al fine di fornire agli enti incaricati dell’applicazione della legge quelle competenze necessarie al contrasto dei crimini online e alla tutela della nostra sicurezza nazionale“, conclude l’On. Elena Donazzan, membro della commissione Sicurezza e Difesa e della commissione Occupazione e Affari sociali del Parlamento Europeo.