Si rafforza l’impegno dell’Europa per costruire un ecosistema di dati e cloud sicuro. Gaia-X, iniziativa europea per infrastrutture di dati federate e affidabili, ha infatti tenuto un ricevimento al Parlamento europeo, ospitato dall’eurodeputato Tomislav Sokol e co-ospitato dall’eurodeputato Brando Benifei, con la partecipazione di Manuel Mateo Goyet, acting head of unit cloud and software della Dg Cnect della Commissione europea. L’evento, riferisce una nota, ha ribadito l’impegno dell’Europa nel costruire un ecosistema di dati e cloud sicuro, interoperabile e sovrano, allineato ai valori e alle normative europee.
In un panorama geopolitico in rapida evoluzione, i dati sono diventati una risorsa critica e il modello federato di Gaia-X, sottolinea il comunicato, garantisce che l’Europa mantenga il controllo del suo futuro digitale. Il ricevimento ha riunito decisori politici, leader del settore ed esperti di cloud. In particolare, l’eurodeputato Tomislav Sokol, correlatore del Regolamento europeo sullo spazio dei dati sanitari, ha sottolineato la necessità di un’infrastruttura europea sicura per consentire la condivisione dei dati, in particolare in settori sensibili come l’assistenza sanitaria, così come riporta Borsa Italiana.
Manuel Mateo Goyet, Acting head of unit cloud and software della Dg Cnect della Commissione europea, ha sottolineato l’urgenza di aumentare la capacità di elaborazione cloud dell’Europa per rimanere competitivi: “Oggi, l’Europa opera solo a una frazione della capacità di elaborazione degli Stati Uniti e della Cina e la nostra attuale traiettoria di crescita non colmerà questo divario. Il Cloud and ai development act mira a rafforzare la posizione dell’Europa assicurandoci di avere la capacità di elaborare i dati in un modo che sia in linea con i nostri valori, quadri normativi e obiettivi di sostenibilità. Ciò include affrontare l’efficienza energetica, garantire una distribuzione decentralizzata della capacità e pensare a come soddisfare le nostre esigenze infrastrutturali altamente critiche“.