L’Italia si colloca al 26esimo posto nella classifica Digital Quality of Life Index (DQL) 2024 di Surfshark e perde due posizioni rispetto allo scorso anno. Il miglior risultato nella sicurezza, dove raggiunge il 19esimo posto, mentre resta indietro per accessibilità alla rete, classificandosi al 45esimo posto.
Italia che si colloca al 25esimo posto per la qualità dei collegamenti internet, al 32esimo per l’infrastruttura e al 36esimo per l’e-government. Dati che lasciano indietro l’Italia rispetto ad altri partener europei per qualità della vita digitale, al 20esimo posto nella regione. Italia indietro anche nel contrasto al cybercrimine, minaccia contro cui fanno meglio, tra gli altri, paesi come Francia, al 13esimo posto, e Spagna, al nono posto. Sul fronte infrastutture, la velocità internet fissa in Italia (179 Mbps) è migliorata del 29% rispetto allo scorso anno, mentre la velocità mobile (93 Mbps) è migliorata del 26%.
Gli italiani devono lavorare un’ora e cinquantuno minuti al mese per pagare una connessione internet fissa a banda larga. Un dato sotto la media a livello globale, ma otto volte superiore a quello della Bulgaria, che ha la connessione internet fissa più conveniente al mondo, con i bulgari che devono lavorare quattordici minuti al mese per permetterselo. Per pagare internet mobile gli italiani devono lavorare cinquantasei minuti e trenta secondi al mese.