La Securities and Exchange Commission (SEC) ha avviato trentatré azioni di contrasto relative alle criptovalute nel 2024, l’ultimo anno di amministrazione del presidente Gary Gensler, secondo un rapporto di Cornerstone Research pubblicato oggi. Questo numero è inferiore del 30% rispetto al massimo raggiunto nel 2023 e segna il primo calo anno su anno dal 2021.
Il rapporto, SEC Cryptocurrency Enforcement: 2024 Update, ha rilevato che, delle 33 azioni esecutive, la metà è stata avviata a settembre e ottobre, prima delle elezioni presidenziali di inizio novembre. La SEC ha avviato 25 contenziosi presso i tribunali distrettuali degli Stati Uniti e otto procedimenti amministrativi nel 2024. Rispetto al 2023, il numero di contenziosi è leggermente diminuito, mentre i procedimenti amministrativi sono diminuiti di oltre il 50%. Le sanzioni pecuniarie imposte hanno raggiunto un livello record di 4,98 miliardi di dollari, in gran parte attribuibile a un accordo multimiliardario.
Il rapporto confronta anche l’amministrazione Gensler con quella di Jay Clayton, presidente della SEC durante la prima amministrazione Trump (4 maggio 2017-23 dicembre 2020). Sotto la presidenza di Gensler (17 aprile 2021-31 dicembre 2024), la SEC ha avviato 125 azioni di contrasto relative alle criptovalute, rispetto alle 70 sotto la presidenza di Clayton. Di queste, la presidenza Gensler ne ha risolte 98 mentre la presidenza Clayton ne ha risolte 50. L’amministrazione Gensler ha imposto 6,05 miliardi di dollari in sanzioni pecuniarie, quasi quattro volte i 1,52 miliardi di dollari imposti sotto la presidenza di Clayton.
L’analisi ha, inoltre, rilevato che il 66% di tutte le azioni di esecuzione intraprese sotto la presidenza di Gensler contenevano accuse di frode, rispetto al 54% delle azioni intraprese sotto la presidenza di Clayton. Al contrario, il 71% delle azioni dell’amministrazione Clayton conteneva violazioni di offerte di titoli non registrate, rispetto al 63% durante l’amministrazione Gensler.