Secondo quanto affermato dall’US Consumer Financial Protection BureauI, i giganti della tecnologia della Silicon Valley e altri saranno soggetti alla supervisione governativa, che sottoporrà un servizio ai consumatori in rapida crescita allo stesso controllo a cui sono sottoposte le banche, contribuendo nel contempo a proteggere la privacy di grandi quantità di dati dei consumatori e prevenendo le frodi e la chiusura illegale dei loro conti.
I funzionari del CFPB hanno affermato di aspettarsi che la norma si applichi a sette società non bancarie non identificate, che rappresentano il 98% dell’attività di mercato stimata, come si legge su Reuters.
La supervisione degli enti di regolamentazione comporta un attento controllo interno, che garantisce la conformità legale delle aziende alle leggi federali, un aspetto che le banche devono affrontare quotidianamente. Alcuni rappresentanti del settore bancario hanno accolto con favore la mossa, affermando che i fornitori di servizi simili a quelli bancari dovrebbero essere regolamentati come le banche. Tuttavia, la Financial Technology Association ha chiesto, nei giorni scorsi, al CFPB di ritirare la norma.