La Commissione europea ha dato il via libera alla richiesta presentata dall’Italia il 21 marzo per apportare modifiche al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). La proposta, inviata al Consiglio il 27 maggio, riguarda l’adeguamento di 67 interventi previsti nel piano.
Alcune di queste iniziative sono state riviste perché non più realizzabili: in 2 casi per mancanza di domanda, in 6 casi a causa di problemi nelle catene di approvvigionamento, in 1 caso per l’aumento dell’inflazione e in un altro per ritardi più lunghi del previsto. Per 37 interventi sono state adottate soluzioni alternative più efficaci, che consentono comunque di raggiungere gli obiettivi iniziali del piano. Per altre 20 iniziative, invece, sono state introdotte modifiche volte a semplificare le procedure burocratiche, alleggerendo così gli oneri amministrativi.
Il valore complessivo del Pnrr italiano ammonta a 194,4 miliardi di euro, di cui 71,8 miliardi sono fondi a fondo perduto e 122,6 miliardi sono prestiti.