“Amazon continua a investire per proteggere i propri clienti da ogni tipo di truffa e informare il pubblico su come prevenirle. Questo impegno si estende anche a truffe che avvengono al di fuori del nostro store e che non hanno alcun legame con Amazon“. Lo ha detto Bianca Maria Martinelli, strategy and policy senior director di Amazon Italia, intervenendo durante un incontro sulle truffe informatiche, promosso da Assolombarda in collaborazione con Amazon, e in corso a Milano. “Nel corso dell’ultimo anno abbiamo richiesto la chiusura di oltre 40.000 siti di phishing e di 10.000 numeri di telefono usati per truffe basate su furti di identità”.
Abbiamo, inoltre, denunciato più di 100 truffatori in tutto il mondo alle autorità competenti, con le quali continueremo a collaborare offrendo il nostro supporto per assicurarci che questi truffatori rispondano delle loro azioni”, ha spiegato Martinelli, sottolineando che “un recente studio pubblicato negli Stati Uniti ha mostrato che le truffe per impersonificazione rappresentano il 45% delle truffe perpetrate nei confronti dei clienti, e un target particolarmente colpito è la Generazione Z“. Per questo Amazon “è impegnata, cercando di investire su strumenti tecnologici che possano limitare questo fenomeno e aiutare i clienti a identificare le truffe”, ha detto Martinelli, spiegando che Amazon è convinta che sia “fondamentale la cooperazione tra aziende, istituzioni, forze di polizia e associazioni di consumatori, perchè la consapevolezza del rischio di truffe è estremamente rilevante. E’ anche un tema di consapevolezza, soprattutto tra i giovani, che sono spesso target di truffe, e questo è un aspetto importante da sottolineare“.