La Banca del Giappone avvierà entro aprile 2021 uno studio di fattibilità sulla valuta digitale, accelerandone la preparazione a seguito delle rapide mosse della Cina e di altri paesi, Europa e Stati Uniti inclusi. La scelta della BOJ si inserisce quindi in un panorama già abbastanza ricco di iniziative. A ottobre, infatti, le banche centrali delle Bahamas nel Mar dei Caraibi e della Cambogia nel sud-est asiatico hanno iniziato a emettere le loro CBDC, mentre la banca centrale cinese ha anche lanciato il suo programma pilota in alcune grandi città.
Sebbene la BOJ abbia affermato che anche se attualmente non ha in programma di emettere una propria valuta digitale della banca centrale si preparerà tecnologicamente e con gli studi preliminari di fattibilità per fornire rapidamente l’unità virtuale quando necessario.
La banca centrale verificherà innanzitutto la percorribilità tecnica delle funzioni e delle caratteristiche principali richieste per la valuta digitale, che dovrebbe essere utilizzata per i pagamenti senza contanti tramite smartphone o carte elettroniche. “C’è una ragionevole possibilità che i sistemi di pagamento basati sulle CBDC diventino dei sistemi standard globali”, ha detto il direttore esecutivo della BOJ Shinichi Uchida al primo incontro tenutosi online con i partecipanti all’esperimento, compresi i rappresentanti dell’industria finanziaria e fintech. “Riteniamo che l’avvio di esperimenti in questa fase sia un passo necessario”, ha affermato, aggiungendo che la BOJ sta prendendo in considerazione un programma pilota che coinvolga i fornitori di servizi di pagamento e gli utenti finali nel prossimo futuro.
La BOJ ha affermato che il suo comitato per lo studio della fattibilità della valuta digitale coinvolge, tra gli altri, la Japanese Bankers Association, la Japan Payment Service Association, la Fintech Association of Japan, il Ministero delle finanze e l’Agenzia per i servizi finanziari.