Di seguito, estratto dell’intervista dell’AD di PostePay Marco Siracusano pubblicata il 17.12.2020 su La Repubblica.
Per la prima volta si spinge la lotta al contante con un sistema di incentivi e non di sanzioni. Un cambio di paradigma che, insieme all’accelerazione ai pagamenti digitali scatenata dal Covid, punta alla convergenza di interessi tra consumatori e commercianti: l’effetto si sentirà anche dopo la fine del piano cashback e porterà con sé una riduzione del digital divide sui pagamenti”.
Marco Siracusano, amministratore delegato di PostePay -la Spa del gruppo Poste Italiane che riunisce le competenze su carte, innovazione all’iniziativa del governo e guarda con entusiasmo alle sue possibili ricadute.
Eppure l’avvio è stato sporcato dai problemi tecnici. Si potevano evitare?
“Le incertezze legate al Covid hanno giocato contro un avvio ordinato. L’emergenza sanitaria ha impedito un annuncio della misura a novembre, che avrebbe consentito una registrazione scaglionata degli utenti. Invece si è generato un effetto “click day”, per di più spalmato su una pluralità di operatori. Non era semplice”.
Si potevano mirare gli incentivi più su redditi bassi e soggetti da alfabetizzare digitalmente?
“Sarebbe semplicistico pensare di includere la totalità della popolazione al giorno uno del programma. Si dice che si escludono fette di cittadini: il 79% degli italiani ha uno smartphone che usa per i social network. La sfida è portarli a usare una app anche per fare un pagamento. Lo scoglio è nella fase iniziale e il piano Cashback un primo passo per iniziare un percorso”.
Come vi siete preparati?
“Arriviamo da un percorso avviato nel 2018: PostePay ha aggiunto ai 29 milioni di carte fisiche dei clienti del gruppo altri 20 milioni di app finanziarie (PostePay e Bancoposta) e 7 milioni di portafogli digitali che consentono ai cittadini di fare pagamenti in app. oltre a mettere le nostre carte a disposizione del piano cashless, permettiamo di iscriversi direttamente dalle nostre applicazione”.
Aggiungerete un rimborso a quello di Stato?
“Stiamo spingendo i pagamenti tramite QR Code riservati ai titolari dell’app PostePay, presso i nostri 13mila uffici postali e i merchant che stiamo convenzionando: siamo pronti a imbarcare la rete dei tabaccai. Per questi pagamenti, fino alla fine di febbraio aggiungiamo 1 euro di cashback ogni transazione superiore ai 10 euro. Per tutto il 2021 esercenti e professionisti possono attivare questa modalità di incasso gratuitamente”.
Sarà l’occasione per svecchiare anche gli operatori?
“Oggi possiamo dire di essere leader in un mondo, quello dei pagamenti digitali, che non sarà per tutti. Le Fintech giocano un ruolo fondamentale, sono un sasso nello stagno deli operatori tradizionali. Ma servono specializzazione, partnership e ingenti risorse per raggiungere la scala necessaria a competere”.