Siamo di fronte a un cambio di paradigma: l’intelligenza artificiale e l’automazione non sono più strumenti sperimentali, ma ad oggi possono essere considerati veri e propri asset strategici per il marketing del presente. Il futuro è quindi già qui: recenti dati raccontano infatti che oggi il 75% dei professionisti del marketing si sta già rimboccando le maniche sperimentando l’intelligenza artificiale all’interno dei propri processi[1].
Questa evoluzione del settore, come il relativo cambio di modello che coinvolgerà molte aziende e agenzie creative, può incontrare reticenze: nonostante i suoi potenziali benefici, il 54% dei professionisti del marketing in tutto il mondo ha espresso preoccupazione, teme infatti l’intelligenza artificiale possa portare a una perdita di creatività e tocco umano[2]. Andrea D’Aietti, CEO di Underdogs Group, MadTech company internazionale con sede in Italia a Milano, fa il punto sul panorama attuale, evidenziando i vantaggi che porterà il nuovo paradigma imposto dall’ingresso dell’AI nei processi aziendali. “L’AI non sostituisce le persone, ma libera il loro potenziale strategico” spiega infatti D’Aietti. Quali sono quindi le opportunità che offre oggi l’AI alle aziende? Underdogs Group, realtà che accoglie al proprio interno diverse aziende di consulenza, accompagnando i clienti lungo tutte le diverse declinazioni della comunicazione e del marketing, si propone come partner per player che vogliano affrontare questa evoluzione in modo concreto, strutturato e orientato ai risultati.
L’AI come partner facilitatore di processi: sfide e opportunità Campagne omnicanale, customer journey personalizzata ma anche contenuti dinamici generati dall’Intelligenza Artificiale ed Email Marketing: sono solo alcuni dei contesti in cui l’automazione sta già facendo capolino cambiando le regole del gioco. “I team marketing che integrano l’automazione con visione e metodo diventano più veloci, più efficaci e più focalizzati sull’esperienza cliente. Ma serve un approccio nuovo: non più agenzie esterne o software da gestire in autonomia, ma un partner che entri nei processi e costruisca soluzioni su misura”, precisa D’Aietti. Secondo McKinsey, infatti, le aziende che adottano l’AI nei processi di marketing registrano in media un incremento del 10-20% nelle performance commerciali.
Underdogs Group collabora con brand e scale-up di portata europea integrando strategia, dati, tecnologia e consulenza in un ecosistema modulare. L’azienda, da tempo ha inserito l’Intelligenza Artificiale all’interno dei processi, alleggerendo il proprio team dagli automatismi operativi, permettendo quindi alle risorse di apportare il valore aggiunto umano all’interno delle progettazioni.
Sgravare i settori creativi dal peso di operazioni riproducibili dall’Intelligenza Artificiale permette di far confluire know how e competenze verso aree di progetto più analitiche e strategiche, creando così nuovo spazio e tempo per l’approfondimento e la valutazione critica delle campagne attive o in fase di realizzazione.
Tra le soluzioni che Underdogs Group ha già implementato:
- Segmentazione predittiva e automatica del pubblico: individuare e categorizzare clienti e prospect in gruppi omogenei sulla base di caratteristiche precise e comportamenti futuri previsti, grazie al supporto dell’AI, permette di snellire un processo altrimenti lungo e dispendioso. Attraverso algoritmi di ultima generazione e l’analisi di grandi quantità di dati, le imprese possono anticipare le preferenze, gli interessi e le necessità dei diversi segmenti di pubblico individuati, personalizzando così le proprie campagne. Questo tipo di operazione è quindi un potente strumento per le aziende che desiderano orientarsi puntualmente nel complesso ecosistema del marketing digitale;
- Funnel di vendita intelligenti con ottimizzazione continua: per mezzo dell’integrazione di tecnologie di intelligenza artificiale e analisi dei dati, i funnel possono adattarsi dinamicamente, aderendo alle esigenze e ai comportamenti degli utenti così come agli andamenti del mercato. Così è possibile individuare gli aspetti potenzialmente critici dell’intero processo di acquisto, ottimizzando con tempestività e precisione le strategie di conversione, limitando l’insorgenza di errori o ritardi nell’applicazione delle corrette modifiche;
- Contenuti personalizzati su larga scala, generati e testati dall’AI: l’AI consente di creare contenuti customizzati e quindi modellati sui singoli utenti o i diversi segmenti di pubblico questo analizzando grandi quantità di dati relativi al comportamento, agli interessi e alle preferenze. Il vantaggio principale della personalizzazione su larga scala è quello di garantire relazioni profonde e significative con i propri clienti, aumentando così di conseguenza la loyalty e le percentuali di conversione.
- Analisi dei dati in tempo reale per azioni rapide e misurabili: le tecnologie di analisi avanzata permettono alle aziende di intercettare e passare al setaccio grosse quantità di dati in tempo reale, identificando così tendenze, opportunità ma anche sfide emergenti o potenziali rischi all’orizzonte. Ciò consente di prendere decisioni informate e di implementare, in tempi utili, tattiche e strategie rapide e mirate, ottimizzando così le proprie operazioni di marketing e comunicazione sul campo.
“Non servono più fornitori. Servono alleati. Noi lavoriamo fianco a fianco con i team interni, trasformando il potenziale tecnologico in crescita reale. Perché il marketing di domani non si costruisce con le promesse, ma con i risultati” conclude D’Aietti.