Dal 24 maggio 2025 è ufficialmente entrato in vigore il nuovo Accordo Stato-Regioni in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, che introduce una revisione profonda del sistema della formazione obbligatoria per lavoratori, dirigenti, preposti e datori di lavoro. Il nuovo testo, approvato il 17 aprile, accorpa e sostituisce gli accordi precedenti del 2011, 2012 e 2016, stabilendo regole più rigorose in termini di durata dei corsi, contenuti, modalità di erogazione e criteri di verifica della formazione.
Tra le principali novità, i corsi per i preposti, coloro che sovrintendono alle attività lavorative di altri, vengono estesi a una durata minima di 12 ore, con l’obbligo di aggiornamento ogni due anni. Per i datori di lavoro, la formazione viene riorganizzata su più livelli, con l’introduzione di nuovi obblighi specifici per chi assume anche il ruolo di Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). In questo caso, è previsto anche un modulo tecnico integrativo della durata di 16 ore. Cambiano anche le regole per la partecipazione ai corsi: le aule potranno ospitare al massimo 30 partecipanti e per accedere all’esame finale sarà necessario aver frequentato almeno il 90% delle ore previste, come si legge su Borsa Italiana.
Un altro aspetto innovativo riguarda la personalizzazione della formazione: i contenuti dei corsi dovranno essere adattati ai rischi specifici associati alle mansioni svolte da ciascun partecipante. Inoltre, diventano obbligatorie le esercitazioni pratiche, che affiancano la parte teorica per garantire un apprendimento più concreto e applicabile nel contesto lavorativo.
Il nuovo accordo impone anche requisiti più stringenti agli enti di formazione, specialmente per quanto riguarda l’erogazione dei corsi online. Chi propone percorsi in e-learning dovrà disporre di figure professionali dedicate, garantire un progetto didattico strutturato e attivare sistemi di tracciamento e monitoraggio dell’apprendimento, elementi finora mai richiesti in modo così dettagliato.
Secondo Raffaele Cangiano, socio unico della Cangiano Holding (società che controlla la realtà di consulenza aziendale MYA) si tratta di un cambiamento epocale. A suo avviso, il nuovo impianto normativo permette finalmente di rendere più chiara e omogenea la filiera della formazione in ambito sicurezza, delineando meglio le responsabilità sia degli enti formatori sia dei partecipanti. Inoltre, questa riforma valorizza il ruolo dei formatori accreditati e offre maggiore tutela alle imprese e ai lavoratori, promuovendo una cultura della sicurezza più solida e diffusa.
Cangiano ha anche annunciato che MYA, forte di oltre dieci anni di esperienza nella formazione e nella certificazione delle competenze, si è già mossa per adeguarsi alle nuove disposizioni. La società ha potenziato la propria piattaforma digitale, rafforzato il supporto ai datori di lavoro e migliorato i servizi di tutoraggio, investendo risorse significative per garantire ai clienti un’offerta conforme alle nuove regole e sempre più orientata alla qualità e all’efficacia.
Il nuovo Accordo Stato-Regioni rappresenta oggi il punto di riferimento unico e ufficiale per la progettazione e l’erogazione dei corsi obbligatori in tema di salute e sicurezza sul lavoro, applicandosi a tutti i settori produttivi. In questo scenario normativo completamente rinnovato, MYA accompagnerà aziende e professionisti con percorsi formativi su misura, documentazione aggiornata e assistenza costante.