Dopo mesi di relativa stabilità, il mercato energetico italiano mostra segnali di ripresa nei prezzi. A giugno 2025, il Prezzo Unico Nazionale (PUN) segna un incremento rispetto ai mesi precedenti, tornando sopra la soglia dei 10 centesimi per kilowattora. Anche il valore del gas naturale, espresso tramite l’indice PSV, mostra variazioni che influenzano l’andamento generale. In questo articolo analizziamo nel dettaglio i nuovi dati, le cause principali e cosa possono aspettarsi famiglie e imprese nelle prossime settimane.
Il PUN torna a salire: giugno parte sopra i 10 cent€/kWh
Il PUN di oggi, 3 giugno 2025, è pari a 0,108 €/kWh, secondo i dati più recenti pubblicati dal GME. Il valore medio del mese, aggiornato fino ad oggi, si attesta a 0,095 €/kWh, in leggero aumento rispetto ai 0,094 €/kWh registrati in maggio. Si tratta di una variazione contenuta ma significativa, considerando il trend decrescente che ha caratterizzato il costo attuale dell’energia elettrica PUN nei primi cinque mesi dell’anno.
Il valore di giugno interrompe così una fase di progressivo calo iniziata a febbraio, quando il PUN era ancora a 0,150 €/kWh. Da allora, ogni mese ha mostrato una riduzione, toccando il minimo di 0,094 €/kWh a maggio. L’inizio dell’estate e l’aumento delle temperature sembrano aver invertito questa tendenza: la domanda di energia elettrica, in particolare per il raffreddamento domestico e industriale, è tornata a crescere.
- Il calo della produzione eolica
- Condizioni climatiche meno favorevoli per il rendimento del fotovoltaico in Italia
- Maggior ricorso alle centrali termoelettriche
hanno spinto i prezzi verso l’alto. Queste centrali, alimentate in gran parte da gas naturale, hanno un impatto diretto sul costo dell’energia elettrica. Il risultato è un PUN che, pur rimanendo sotto la media annuale 2024, torna su livelli da monitorare con attenzione.
Il PSV risale dopo mesi di calo: +2 €/MWh a inizio giugno
Anche il gas naturale registra una leggera risalita nei primi giorni di giugno. L’indice PSV, riferimento per il prezzo del gas metano aggiornato in Italia, è passato dai 30,59 €/MWh di maggio ai 32,41 €/MWh del 2 giugno. Sebbene il livello rimanga ancora lontano dai picchi dello scorso inverno, il dato segna un’inversione rispetto al trend discendente degli ultimi mesi.
- Ripresa della domanda di gas per la generazione elettrica
- Manutenzione di impianti di rigassificazione europei
- Tensioni internazionali su aree strategiche di approvvigionamento
Questi sono tra le cause principali dell’aumento. Nonostante non si siano verificate interruzioni, l’incertezza ha portato a un incremento dei prezzi del gas. Questo potrebbe riflettersi sulle bollette nei prossimi mesi, in particolare per chi ha tariffe indicizzate.
Un ulteriore fattore è la gestione degli stoccaggi europei. Anche se al momento gli impianti sono ben riforniti, la tendenza a rafforzare ulteriormente le riserve in vista dell’inverno potrebbe spingere alcuni operatori a comprare gas in anticipo, sostenendo la domanda e facendo salire i prezzi nel breve termine.
Cosa cambia per famiglie e aziende: bollette in leggera crescita
L’aumento del PUN e del PSV potrebbe tradursi in un rincaro per le bollette elettriche e del gas nei prossimi mesi. Tuttavia, l’impatto effettivo varierà in base a:
- Tipologia di contratto (fisso o variabile)
- Condizioni imposte dai fornitori
- Tempistiche di aggiornamento dei prezzi
Chi ha tariffe indicizzate vedrà un adeguamento più rapido, mentre per i contratti a prezzo fisso l’impatto sarà rinviato.
Nel mercato tutelato, l’ARERA aggiornerà i prezzi a partire da luglio. Se il trend di giugno continuerà, è plausibile una revisione al rialzo. Gli aggiornamenti dell’Autorità, però, sono basati su medie mensili, per cui le modifiche avranno un impatto graduale.
Le imprese energivore, dopo un periodo di costi contenuti, potrebbero affrontare nuove difficoltà. Il ritorno a prezzi più alti riduce i margini e pone nuove sfide in termini di competitività. Alcune aziende stanno già considerando:
- Rinegoziazione dei contratti energetici
- Investimenti in autoproduzione da fonti rinnovabili
- Strategie per scegliere le migliori offerte luce e gas disponibili
In sintesi, sebbene il rialzo sia ancora contenuto, rappresenta un cambio di tendenza da osservare attentamente. Le decisioni dell’ARERA e le evoluzioni nei mercati globali saranno determinanti per il prossimo aggiornamento tariffario.