Le Borse europee hanno subìto un pesante crollo in seguito alle dichiarazioni del Presidente statunitense Donald Trump, che ha minacciato nuovi e severi dazi commerciali contro l’Unione europea e la multinazionale Apple. In un messaggio pubblicato sulla sua piattaforma social Truth, Trump ha affermato che i negoziati commerciali con l’Unione europea “non stanno andando da nessuna parte” e, per questo motivo, ha proposto l’introduzione di un dazio del 50% su tutti i prodotti europei a partire dal primo giugno 2025. Parallelamente, ha rivolto un ultimatum ad Apple, dichiarando che se l’azienda non inizierà a produrre i propri iPhone negli Stati Uniti, verrà tassata con un dazio del 25% su ogni dispositivo venduto sul territorio americano ma realizzato altrove, come ad esempio in India. Secondo Trump, questa richiesta era già stata comunicata tempo fa al CEO di Apple, Tim Cook.
Le dichiarazioni di Trump hanno avuto un impatto immediato e significativo sui mercati finanziari europei. Gli investitori hanno reagito negativamente temendo una nuova ondata di protezionismo e un’escalation nelle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Europa, simile a quella già vissuta durante il suo precedente mandato presidenziale. Questo clima di incertezza ha provocato un forte calo degli indici azionari. Francoforte ha perso il 2,33%, Parigi è scesa del 2,77% e Londra ha ceduto l’1,29%. La situazione è stata particolarmente critica per la Borsa di Milano, dove l’indice principale ha registrato una flessione del 3,23%. Il FTSE Italia All-Share è calato del 3,17%, mentre il FTSE Italia Mid Cap e il FTSE Italia Star hanno perso rispettivamente l’1,79% e l’1,33%, come si legge su Borsa Italiana.
In questa giornata particolarmente negativa per Piazza Affari, nessuna delle principali aziende quotate – le cosiddette Blue Chip – è riuscita a chiudere in positivo. Tra i titoli maggiormente colpiti figurano Banca MPS con un calo del 7,19%, Stellantis in ribasso del 5,60%, STMicroelectronics in discesa del 5,45% e Banca Popolare di Sondrio con una perdita del 5,39%. Pochi i titoli in controtendenza: nel segmento delle medie imprese (FTSE Mid Cap), WIIT è salita del 4,94%, Comer Industries dell’1,40%, Cementir dell’1,32% e Intercos dell’1,18%.
Anche altri indicatori economici hanno mostrato movimenti significativi. L’euro ha registrato un leggero rialzo rispetto al dollaro americano (+0,37%), mentre l’oro è stato oggetto di forti acquisti (+1,52%), confermandosi bene rifugio in periodi di instabilità. Il petrolio ha invece subito un brusco calo, con il Light Sweet Crude Oil scambiato a 60,18 dollari al barile (-1,67%). Infine, lo spread tra BTP italiani e Bund tedeschi è aumentato di 2 punti base, raggiungendo quota 100, con un rendimento del BTP decennale al 3,51%.
In sintesi, le minacce di Trump hanno gettato nuove ombre sul futuro dei rapporti commerciali tra USA ed Europa, innescando una reazione immediata e pesante da parte dei mercati finanziari, già sensibili al contesto internazionale e alle prospettive economiche globali.