Un aumento significativo dell’incertezza legata alle politiche commerciali, di difesa, alla cooperazione internazionale e alla regolamentazione a livello globale potrebbe rappresentare una minaccia per la stabilità finanziaria della zona euro. È quanto evidenziato nell’ultima edizione del Financial Stability Review di maggio, pubblicata dalla Banca Centrale Europea.
Secondo il vicepresidente della BCE, Luis de Guindos, le crescenti tensioni sul fronte commerciale e i rischi al ribasso legati alla crescita economica stanno influenzando negativamente le prospettive della stabilità finanziaria. In particolare, l’intensificarsi delle incertezze in ambito commerciale ha generato forti oscillazioni nei mercati finanziari e accresciuto il pericolo di una frenata economica.
La BCE sottolinea come queste tensioni possano avere un impatto sulle imprese dell’eurozona maggiormente esposte al commercio internazionale, con effetti potenzialmente a catena sull’economia. In questo scenario, si potrebbe assistere a un incremento del rischio di credito per banche e istituzioni finanziarie non bancarie. Tuttavia, il sistema bancario dell’area dovrebbe riuscire ad affrontare un eventuale peggioramento della qualità degli attivi grazie alla buona redditività e alla robustezza delle riserve di capitale e di liquidità attualmente disponibili, come riporta Borsa Italiana.
Infine, i progetti volti a rafforzare la spesa per la difesa potrebbero sostenere la crescita, specialmente se orientati verso investimenti produttivi. Tuttavia, rappresentano anche un potenziale elemento di rischio, in quanto richiederebbero un maggiore ricorso all’indebitamento in un contesto di costi di finanziamento in aumento.