Analizzare le novità introdotte dall’art. 17 della legge n. 203/2024, che per la prima volta regolamenta la possibilità per un lavoratore dipendente di stipulare un contratto di lavoro autonomo parallelo e distinto, con lo stesso datore di lavoro. Questo l’obiettivo del convegno “Il contratto di lavoro misto dopo il collegato lavoro” che si è tenuto oggi organizzato dalla Universitas Mercatorum in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
L’incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto interdisciplinare sugli aspetti giuridici, economici e fiscali della nuova normativa. Il dibattito ha evidenziato come l’introduzione del contratto di lavoro misto possa rappresentare una svolta significativa per il mercato del lavoro italiano, sempre più orientato verso forme contrattuali ibride e specializzate.
Dopo i saluti istituzionali del Prof. Riccardo Tiscini, Prorettore e Ordinario di Economia Aziendale presso Universitas Mercatorum, i lavori si sono aperti con l’intervento del Sen. Claudio Durigon, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, che ha analizzato il tema “Il contratto misto nel mercato del lavoro”.
Il convegno moderato dal Prof. Marco Marazza, Ordinario di Diritto del Lavoro all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, ha visto la partecipazione di esperti e docenti provenienti dal mondo accademico e professionale.
L’introduzione del contratto misto si configura come un’opportunità per valorizzare meglio le competenze professionali e introdurre una maggior flessibilità nel rapporto tra lavoratore e impresa. Una nuova forma contrattuale che potrebbe rispondere alle esigenze di un mercato del lavoro sempre più dinamico e specializzato. Tuttavia emergono interrogativi sulla applicabilità pratica della norma e su possibili rischi di abuso. Secondo una recente indagine, infatti, il 68% delle aziende italiane considera la flessibilità contrattuale un fattore determinante per attrarre talenti, e questo nuovo quadro normativo potrebbe fungere da modello per altri settori, oltre a quello sanitario.
“Questo convegno rappresenta un’occasione unica per approfondire una riforma che segna un cambio di paradigma nel mercato del lavoro – ha dichiarato Giovanni Cannata, Magnifico Rettore Universitas Mercatorum – Confermiamo così il nostro impegno nel promuovere il dialogo tra accademia, istituzioni e mondo produttivo, contribuendo alla costruzione di un sistema lavorativo più moderno e sostenibile”.