Un sorprendente 96% dei responsabili dei viaggi europei ritiene che i loro attuali sistemi di elaborazione dei pagamenti siano carenti, secondo l’ultima ricerca del leader dei pagamenti incorporati, Modulr. Queste inefficienze stanno costando alle aziende commissioni eccessive e tempo prezioso, con quasi la metà (44%) che perde quasi due ore a settimana per dipendente, con le organizzazioni più grandi che segnalano perdite spesso superiori a due ore a settimana.
Mentre i pagamenti dei consumatori per i viaggi sono stati rapidamente trasformati dalla rapida crescita dell’adozione dei portafogli mobili, dall’introduzione dell’Open Banking al momento del pagamento e da altre innovazioni, i pagamenti business-to-business (B2B) continuano a essere fortemente frenati da sistemi e infrastrutture obsoleti, non funzionanti e frammentati.
Di conseguenza, il 97% degli intervistati è certo che la propria azienda stia sprecando risorse a causa di inefficienze o limitazioni nell’elaborazione dei pagamenti, mentre il 91% non vede chiare opportunità di crescita con gli attuali metodi di elaborazione dei pagamenti.
Queste persistenti inefficienze hanno conseguenze tangibili per le aziende di viaggio:
- Quasi un terzo (28%) dichiara di aver perso clienti o di essere stato esposto a maggiori rischi di frode come conseguenza diretta
- Oltre un quarto (27%) ritiene che le commissioni evitabili e l’accesso limitato al mercato limitino ulteriormente le opportunità di crescita
Ciò è aggravato da diffuse preoccupazioni circa la disruption, tra cui la pressione competitiva, i progressi tecnologici, i cambiamenti normativi, i rischi di frode e l’aumento dei costi. In ciascuna di queste aree, oltre il 90% degli intervistati esprime preoccupazione, con quasi il 40% che descrive le proprie preoccupazioni come estreme.
Nella ricerca emergono anche disparità geografiche. Il problema della riconciliazione manuale è più acuto nel Regno Unito, dove il 60% delle compagnie di viaggio dichiara di spendere tra le 21 e le 30 ore ogni settimana, quasi il doppio del tempo impiegato in Francia (34%). Quando si tratta di ore impiegate a persona in attività di pagamento, le aziende italiane segnalano le inefficienze più elevate, con il 25% che afferma che i propri team perdono più di tre ore a persona a settimana, in netto contrasto con il Regno Unito, dove tale cifra misura solo il 5%.
Nonostante la disponibilità di sistemi automatizzati, solo il 17% delle aziende ha adottato pagamenti automatici ai fornitori. La maggior parte continua a elaborare pagamenti in blocco (64%) o su base ad hoc (19%), creando problemi a valle con i fornitori e aggravando le inefficienze.
Sebbene le carte virtuali siano considerate il futuro immediato dei pagamenti di viaggio da tutti gli intervistati, solo il 60% ritiene che funzionino efficacemente nella loro forma attuale. Il restante 40% chiede un cambiamento per sbloccare il loro pieno potenziale.