Secondo recenti aggiornamenti, Shein starebbe subendo pressioni da parte degli investitori perché riduca la sua valutazione a trenta miliardi di dollari prima della prevista offerta pubblica iniziale (IPO).
La valutazione scenderebbe rispetto ai cento miliardi di dollari del 2022, ai sessantasei miliardi di dollari del 2023 e ai quarantacinque miliardi di dollari di gennaio 2024, come si legge su pymnts.com.
Gli investitori hanno suggerito che un taglio nella valutazione di Shein sia necessario a causa delle difficoltà che l’azienda ha incontrato nel suo tentativo di quotarsi in borsa, della crescente incertezza intorno al commercio globale e alle tensioni politiche e della decisione del Presidente Donald Trump di eliminare per le merci provenienti dalla Cina la regola de minimis.
L’esenzione de minimis ha aiutato Shein a mantenere bassi i prezzi nelle spedizioni di merci dalla Cina ai clienti statunitensi, che rappresentano il mercato più grande per l’azienda.
Shein avrebbe spostato l’attenzione dei suoi sforzi di IPO a Londra dopo aver dovuto affrontare numerose sfide negli Stati Uniti, dove l’azienda è stata sottoposta a un esame pubblico bipartisan a causa di preoccupazioni sulla sicurezza nazionale, presunti legami con il lavoro forzato e affermazioni di un vantaggio competitivo sleale.