La Casa Bianca ha annunciato nuove e ampie restrizioni sull’esportazione di chip avanzati per l’intelligenza artificiale prodotti da Nvidia Corp e altre aziende, con l’obiettivo di limitare la loro vendita a paesi non alleati degli Stati Uniti. Queste regole, che entreranno in vigore tra un anno, mirano a proteggere la sicurezza nazionale statunitense, concentrando lo sviluppo dell’AI in Paesi alleati e in linea con gli standard americani. Le nuove regole stabiliscono limiti sulla quantità di potenza di calcolo che può essere venduta a gran parte dei Paesi. Le aziende di queste nazioni potranno aggirare tali limiti solo accettando di rispettare standard di sicurezza e diritti umani imposti dagli Stati Uniti.
Tuttavia, esportazioni verso Paesi come Cina, Russia, Macau e altri soggetti ad embargo saranno proibite. Le misure stanno pesando nel pre-mercato sui grandi gruppi del settore, Nvidia in primis (che cede oltre il 3%). Ned Finkle, vicepresidente per gli affari governativi di Nvidia, ha descritto le misure come un eccesso di regolamentazione che potrebbe compromettere il vantaggio tecnologico americano e spingere i clienti verso prodotti cinesi, come quelli di Huawei Technologies. Secondo Finkle, l’innovazione e la competizione sono i veri strumenti per mantenere la supremazia tecnologica. Alcuni legislatori, sia democratici sia repubblicani, hanno condiviso queste preoccupazioni sottolineando come queste restrizioni potrebbero danneggiare gravemente le esportazioni di tecnologia statunitense e favorire la concorrenza cinese. Con un periodo di centoventi giorni per raccogliere commenti, le nuove regole tuttavia offrono sufficiente flessibilità per apportare modifiche basate sulle consultazioni con l’industria e altri Paesi.
Inoltre, con l’ingresso fra pochi giorni alla Casa Bianca di Donald Trump è probabile che l’intera questione venga completamente rimessa in discussione.