Italia a corto di personale, secondo il Censis che sottolinea la difficoltà di trovare il 45% delle figure necessarie per le assunzioni previste. I dati annuali sui fabbisogni di personale delle imprese private dei settori industriali e dei servizi evidenziano che tra il 2017 e il 2023 la quota di figure ritenute di difficile reperimento è passata dal 21,5% al 45,1% del totale delle assunzioni previste, si legge nel rapporto sulla situazione sociale del Paese.
Aumentato inoltre il peso delle figure difficili da reperire per esiguità dei candidati che passano dal 9,7% del totale delle assunzioni previste del 2017 al 28,4% del 2023, scrive il Censis. La scarsità dei candidati, a partire dal 2021, è diventato la componente principale delle difficoltà di reperimento, superando la più tradizionale inadeguatezza dei candidati (nel 2023 quest’ultimo aspetto è riscontrato dalle imprese solo nel 16,7% dei casi).
Sono di difficile reperimento per esiguità di candidati under 29 il 34,1% delle figure professionali intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione e il 33,3% delle professioni tecniche. Nel 38,9% dei casi non si riescono a trovare giovani che vogliano fare gli artigiani, gli agricoltori o gli operai specializzati. Introvabili gli specialisti e tecnici della salute, anche nel comparto della sanità privata.
Il ridotto numero di candidati riguarda ben il 70,7% della domanda di lavoro per infermieri e ostetrici, il 66,8% per i farmacisti e il 64,0% delle posizioni aperte per il personale medico. Inoltre, mancano all’appello candidati per il 34,6% delle professioni sanitarie riabilitative e per il 43,6% delle professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, tra cui massaggiatori e operatori socio-sanitari.
Ristoratori e albergatori non riescono a trovare soprattutto cuochi e camerieri. La carenza di candidati riguarda anche gli idraulici (il 47,7% delle assunzioni previste) e gli elettricisti (40,2%), ma la penuria di operai specializzati investe con analoga intensità anche il comparto industriale in senso stretto: operai metalmeccanici specializzati e installatori/manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche(40,6%). Mancano candidati sufficienti per ricoprire il ruolo di conduttori di veicoli o macchinari mobili e di sollevamento nel 38,5% dei casi.