“L’introduzione dell’intelligenza artificiale segna un punto di svolta, un’accelerazione dei processi di digitalizzazione di cui anche le istituzioni hanno piena consapevolezza“. Lo ha affermato il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in occasione della presentazione del rapporto di TIG, The Innovation Group sullo stato e sulle prospettive dell’innovazione digitale in Italia. Per Urso, con l’approvazione del regolamento Ue sull’intelligenza artificiale, si è “sicuramente imboccata una via per tentare di recuperare rispetto ad altri grandi attori internazionali” su questa materia, sempre considerando l’importanza di mantenere “una visione antropocentrica anche in questa sfida significativa“.
Urso ha sottolineato quanto sia importante da parte delle imprese “la crescente consapevolezza del ruolo dell’AI, che appare come uno dei principali motori di competitività per i prossimi anni in ogni settore. In particolare, si percepisce una forte propensione delle imprese a sperimentare l’utilizzo di questa tecnologia nei comparti chiave del Made in Italy, dal manifatturiero all’agricoltura, dall’energia sino ai trasporti e alla logistica“.
“Innovare e adottare tecnologie avanzate è la leva indispensabile per acquisire competitività – ha continuato Urso, ricordando che – il nostro ministero è impegnato a favorire l’adozione dell’AI da parte delle imprese, sia con misure incentivanti di natura generale, come il piano transizione 4.0 e 5.0, sia con misure ad hoc, come la Fondazione Intelligenza Artificiale di Torino che interverrà proprio su questi verticali“.
Infatti, secondo il ministro, “Con l’avvio della fondazione, si completa il quadro di un’infrastruttura di ricerca industriale italiana volta ad ammodernare il comparto produttivo in tutte le sue componenti critiche. Lo sviluppo delle competenze è fondamentale: dobbiamo investire nella formazione di professionisti in grado di comprendere e utilizzare queste tecnologie in modo etico, consapevole e responsabile“. “L’Italia sta compiendo grandi passi in avanti per la diffusione dell’AI integrando il lavoro delle istituzioni e lavorando su strumenti e competenze accademiche pratiche così da sostenere un settore che sarà determinante per il futuro economico del nostro Paese e della nostra Europa“, ha concluso Urso.