Il nuovo business di Stellantis è il software, con l’obiettivo di ottenere ricavi per 20 miliardi di euro entro il 2030. E non è un caso, quindi, che John Elkann incontri Sam Altman, il fondatore di OpenAI che ha creato ChatGPT. Come dimostrano anche i recenti investimenti di Exor, l’intelligenza artificiale sarà sempre più presente nel mondo dell’automotive e non soltanto per i servizi accessori o l’infotainment di bordo.
La nuova direzione di Stellantis è uno dei punti affrontati all’Investor Day in corso negli Stati Uniti, assieme ai nove punti chiave della strategia con cui Carlos Tavares vuole convincere analisti e soci (anche nuovi) sui risultati finanziari del Gruppo. A parlarne è stato Yves Bonnefont, responsabile del software di Stellantis. “Faremo investimenti in nuove partnership. Non abbiamo dei nomi di società sulle quali puntare, ma valuteremo le opportunità che si presenteranno”, ha detto Bonnefont.
Già entro l’anno il Gruppo offrirà ChatGPT sulle proprie vetture, cominciando dalla Lancia Y. I ricavi globali del software di Stellantis sono aumentati di 2,5 volte in tre anni con margini crescenti e il parco di auto connesse ha raggiunto quota 13,8 milioni. L’anno scorso l’azienda ha consegnato oltre 94 milioni di aggiornamenti over-the-air, migliorando l’esperienza di mobilità degli attuali proprietari. Gli utenti dei prodotti in abbonamento hanno superato i 5 milioni, con una presenza rilevante negli Stati Uniti e in Europa, ma anche una veloce crescita in America del Sud, in particolare in Brasile.
“In poco più di due anni abbiamo compiuto un passaggio decisivo dalla mentalità tradizionale del settore automobilistico verso un modo di operare molto più simile a quello di una startup. Ora faremo il passo successivo con l’integrazione entro il 2024 delle nostre piattaforme tecnologiche di prossima generazione Stla Brain, Stla SmartCockpit e Stla AutoDrive basate sull’intelligenza artificiale” ha sottolineato Bonnefont. Soluzioni che cambieranno anche il volto e il funzionamento degli stabilimenti, nonché la progettazione delle vetture.
Quanto a John Elkann, lui incontrerà (nuovamente) Sam Altman di OpenAI a settembre, alle Ogr di Torino, nell’ambito dell’Italian Tech Week di cui Exor Ventures (la divisione dedicata alle start up) è padrona di casa. E oltre che su innovazione e possibili sviluppi, può anche essere che fra i due si sviluppi un discorso per investimenti reciproci?
Il senso dell’Investor Day, d’altra parte è questo: trovare nuovi soci. Tavares, spiegando i nove punti del suo piano – che si basa sulla sostenibilità, sul cosiddetto “third motor” vale a dire l’elettrico-ibrido, la potenza della gamma Pro One di veicoli business e sulla ricchezza di gamma di Stellantis con i suoi 14 brand, nonché la «capacità di garantire percentuali di redditività a doppia cifra» – ha detto chiaramente «siamo attrezzati per superare le difficoltà e vincere». E tornando sul tema dei dazi alle auto cinesi, ha ribadito la sua idea che «non serve difendersi, ma attaccare». Anche trasformando l’asset del partner Leapmotor in un ala vincente, proprio in Europa. Si appresta davvero a essere il quindicesimo brand?