Dopo l’importante volume di liquidità messo a disposizione tra il 2020 e il 2021, le erogazioni dei finanziamenti a favore delle micro e piccole imprese sono diminuiti ben del 7,6% rispetto ai sei mesi precedenti mentre sono cresciuti quelli a favore delle grandi imprese del +1,1% nello stesso periodo. Sono i dati CER – Centro Europa Ricerche, riferiti al mese di febbraio 2024, lanciati all’Assemblea annuale di Coopfidi, il Confidi di garanzia della CNA di Roma e il più grande confidi del Lazio che offre crediti ad artigiani, alle PMI operanti in tutti settori e ai liberi professionisti del territorio, che si è tenuta ieri presso il Talent Garden.
Un’occasione per rimettere al centro della discussione il tema dell’accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese e il rilancio del ruolo del confidi, che ha approvato un bilancio 2023 estremamente positivo non solo in termini di utile ma anche di attività, aumentando del 22% i finanziamenti garantiti e del 26% le garanzie rilasciate. Risultati che consolidano una significativa presenza di 45 anni sul territorio laziale al servizio dell’economia locale.
Secondo quanto emerso durante l’incontro, alla fine del quarto trimestre 2023 il tasso richiesto dalle banche alle imprese che realizzano investimenti è stato in media del 5,0%, in crescita di 0,30 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Ancora più marcato l’incremento del tasso per chi richiede liquidità: in questo caso si passa fino all’8%.
“Sono dati preoccupanti che devono far riflettere”, ha affermato Erino Colombi, Presidente di Coopfidi. “È importante progettare una nuova filiera del credito che, passando attraverso un sistema sussidiario delle garanzie tra Confidi e il Fondo di Garanzia, accompagni le imprese in un nuovo rapporto con le banche e tenga necessariamente conto delle grande novità normative introdotte in questi anni”.
“Le micro e piccole imprese devono essere accompagnate all’accesso al credito con le banche da valutazioni che prendano in considerazione il progetto, della propria storia e della propria credibilità”, ha commentato Maria Fermanelli, Presidente CNA Roma. “Dobbiamo uscire dalla logica di utilizzare solamente gli algoritmi per approvare o respingere una richiesta che si porta dietro il valore sociale e imprenditoriale di un’attività, per il territorio e la comunità in cui lavora. Anche la politica deve avere un’attenzione prioritaria su questa tematica”.