Il Financial Times ha siglato un accordo con OpenAI per addestrare i modelli di intelligenza artificiale sul contenuto archiviato del gruppo editoriale. Ai sensi dell’accordo, il quotidiano britannico concedera’ in licenza il proprio materiale al creatore di ChatGPT per aiutare lo sviluppo di tecnologia di intelligenza artificiale generativa. L’accordo consente anche a ChatGPT di rispondere a domande con brevi riassunti degli articoli del Financial Times, con link di rimando al sito del quotidiano. “A parte i benefici per il FT, ci sono implicazioni piu’ ampie per il settore – ha dichiarato il direttore generale del Ft, John Ridding -. E’ giusto, ovviamente, che le piattaforme di intelligenza artificiale paghino gli editori per l’uso del loro materiale. OpenAI comprende l’importanza della trasparenza, dell’attribuzione e della compensazione, tutti fattori essenziali per noi. Allo stesso tempo, e’ chiaramente nell’interesse degli utenti che questi prodotti contengano fonti affidabili”. Si tratta del quinto accordo di questo tipo siglato da OpenAI nell’ultimo anno, dopo accordi simili con l’Associated Press, Axel Springer in Germania, Le Monde in Francia e Prisa Media in Spagna.
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