di Maurizio Pimpinella
Nel primo semestre dell’anno, le segnalazioni di operazioni finanziarie sospette di riciclaggio inviate all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF), l’organismo collegato alla Banca d’Italia, sono aumentate del 4,7% rispetto allo stesso periodo del 2022. Lo comunica la stessa UIF nell’ultima edizione dei “Quaderni dell’antiriciclaggio”. Nel dettaglio, le segnalazioni ricevute sono state 77.693. Tuttavia, se confrontate con il secondo semestre dello scorso anno, si registra una diminuzione del 4,4%.
La maggior parte delle segnalazioni continua a provenire da banche e Poste Italiane, che rappresentano il 54,5% del totale, anche se con una flessione di oltre 3 punti percentuali. In crescita invece le segnalazioni inviate dagli istituti di moneta elettronica (IMEL), che costituiscono il 14,3%, dai gestori di servizi di gioco (8,1%) e dai notai (4,6%). Complessivamente, la UIF ha trasmesso agli organi investigativi 78.219 segnalazioni, con un incremento del 7,7%.
La UIF evidenzia inoltre una diminuzione dell’uso del contante nel Paese. Secondo i dati del sistema Sara, utilizzato per monitorare i movimenti di contanti, per la prima volta dal 2020 si è registrato un calo sia nei versamenti sia nei prelievi: rispettivamente del 2,7% e del 2,8% rispetto al semestre precedente. Questa contrazione è riconducibile in particolare ai settori agricolo, industriale e a determinati servizi non legati al commercio.