Anche le banche centrali stanno sperimentando l’uso delle tecnologie Dlt (Distributed Ledger Technologies, o a registro distribuito) sui pagamenti transfrontalieri, sulle possibili valute digitali delle stesse banche centrali e per il regolamento di transazioni finanziarie in moneta di banca centrale. Lo ha rilevato il vicedirettore generale della Banca d’Italia, Piero Cipollone ad un seminario a cura della Commissione Fintech & Digitalization Assiom-Forex, “Prospettive per la DLT: il ruolo delle banche centrali tra innovazione delle infrastrutture di mercato e sostegno allo sviluppo digitale dell’industria dei pagamenti e finanziaria”, nell’ambito del 29esimo Congresso Assiom Forex. La tecnologia Dlt promette notevoli vantaggi in termini di costi e di accessibilità, ha proseguito, la resilienza e la scalabilità infrastrutturale, l’operatività 24-7, la riduzione delle attività di riconciliazione e back-office, alte prestazioni e programmabilità, grazie all’impiego dei cd. “contratti intelligenti” (smart contracts). E secondo Cipollone soluzioni basate su tecnologia Dlt stanno rapidamente emergendo nell’ambito dei servizi di pagamento, sia nel segmento retail sia in quello wholesale. In questo quadro le istituzioni sono chiamate a favorire lo sviluppo di un contesto in grado di stimolare l’innovazione tecnologica assicurando allo stesso tempo l’integrità dei mercati, la tutela di utenti e risparmiatori, in ultima istanza la stessa stabilità finanziaria. Le banche centrali in ambito Eurosistema, ha detto, stanno cercando di individuare possibili soluzioni tecniche per permettere una integrazione tra le piattaforme Dlt di scambio degli asset digitali e le infrastrutture per il regolamento della “gamba contante” in moneta di banca centrale.
Le transazioni in titoli tokenizzati possono infatti essere regolate sia in moneta di banca commerciale (o con stablecoins o altri strumenti) sia in moneta di banca centrale. Ma solo il regolamento in moneta di banca centrale elimina il rischio derivante da una situazione di default del debitore. Secondo l’esponente di Bankitalia, poi, lo sviluppo di un euro digitale può fare da traino per l’evoluzione digitale delle infrastrutture dei mercati finanziari. Una risposta tempestiva dell’Eurosistema potrebbe rendersi necessaria per preservare il ruolo della moneta di banca centrale e la sua capacità di eliminare i rischi sistemici connessi con un regolamento all’ingrosso con moneta di banca commerciale o altri strumenti. E la trigger solution sviluppata dalla Banca d’Italia è in grado di promuovere il potenziale innovativo delle tecnologie Dlt, ha detto ancora Cipollone, coniugandolo con l’efficienza e la sicurezza delle infrastrutture di regolamento accentrate, contenendo i rischi di frammentazione che uno sviluppo incontrollato delle Dlt nel mercato finanziario può comportare. La sperimentazione avviata da Banca d’Italia costituisce un riferimento concreto che si sta rapidamente imponendo anche all’attenzione internazionale, con richieste di collaborazione da parte dell’Innovation Hub della Banca dei regolamenti internazionali, la Bank of England, la Banque Centrale du Luxembourg.