Il barattolo delle mance diventa digitale. Matteo Tranchida, il fondatore della startup TackPay, racconta, che l’idea gli è venuta proprio lavorando da cameriere a Genova, mentre studiava: “Ogni sera i turisti volevano lasciare una mancia pagando con la carta di credito, ma io dovevo dire di no perché il sistema Pos in Italia comporta costi aggiuntivi e complicazioni”. Da lì col supporto tecnologico di un QR code il progetto è stato sviluppato anche ascoltando le opinioni e i suggerimenti dei oltre 400 camerieri. Il sistema supporta i principali sistemi di pagamento ma anche quelli meno diffusi da noi come WeChat.
Il guadagno, per Tackpay è una piccola commissione su ogni transazione. Tackpay è stata scelta dal network di ostelli Hostel One e si sta diffondendo tra i ristoranti, anche in città. L’hanno adottata, ad esempio, la Trattoria dell’Acciughetta di piazzetta Sant’Elena e l’antica osteria Rustichello di via San Vincenzo. Ma il progetto promette di espandersi ulteriormente e di non fermarsi qui, magari anche grazie ad un certo cambio di impostazione culturale che si sta diffondendo nel nostro Paese a partire dalla primavera del 2020 quando, proprio in concomitanza con la pandemia, è stato anche lanciato il servizio TackPay.