MooneyGo si prepara a sbarcare nel mercato liberalizzato del telepedaggio entro la fine dell’anno. È il nuovo segmento di business nel quale intende entrare la fintech di prossimità Mooney, nelle quale è in corso il riassetto nel capitale – con l’ingresso di EnelX e Intesa Sanpaolo – e il closing è atteso nei prossimi giorni. A rivelare la novità è l’ad Emilio Petrone: «MooneyGo sarà un’evoluzione naturale del business della mobilità nel quale siamo presenti con MyCicero, che abbiamo rilevato nel 2020 – racconta Petrone -. Le novità di MooneyGo saranno offerte tariffarie flessibili e competitive. Inoltre, il dispositivo di telepedaggio (Obu) potrà essere ritirato presso i nostri 45mila punti vendita».
Il nuovo segmento di business è destinato sicuramente a crescere con il ruolo del nuovo socio EnelX, proiettato sulla mobilità sostenibile e lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica, presso le quali è già possibile utilizzate le carte lanciate due anni fa da EnelXPay. Ma a proposito di carte di pagamento, Mooney ha cominciato a commercializzare carte del circuito Visa con Iban incluso da inizio 2021: al momento l’operatore è l’unico a consentire la possibilità di richiedere una carta di pagamento nei punti vendita affiliati, bar e tabacchi. «È un’operazione che si può fare in pochi minuti – assicura Petrone -. Abbiamo sviluppato un processo di onboarding che funziona con un sistema di scanning: il cliente viene supportato nell’operazione dal gestore del punto affiliato. Al 31 dicembre 2021 abbiamo emesso 800mila carte e il successo lo misuriamo con il numero di operazioni per le quali questi strumenti di pagamento vengono impiegati. Si possono utilizzare anche per operazioni bancarie di base, come i bonifici».
Da qualche mese Mooney ha lanciato carte di pagamento co-brandizzate: ad esempio in collaborazione con VR46, il team di motociclismo di Valentino Rossi e con il logo delle squadre di calcio, Milan e Torino, al momento. Ma sono in dirittura di arrivo anche la Roma e la Juventus. I possessori delle carte cobrandizzate possono accedere a scontistiche sui prodotti e servizi rispetto al brand scelto. Questi sono i segmenti di business nei quali si sta espandendo l’attività di Mooney, che in origine faceva perno sui pagamenti attraverso bollettini: sono 100 milioni le transazioni che vengono gestite ogni anno, anche quella della pubblica amministrazione. «Un’altra importante colonna del nostro business è il mondo della telefonia nel quale operiamo attraverso le ricariche – racconta l’ad -. Siamo partner dei primi operatori come Tim, Vodafone, Iliad e Wind 3. Poi, nel corso del 2020, abbiamo aggiunto i servizi bancari: oggi nei nostri punti vendita si possono fare bonifici, prelevare, ricaricare o emettere carte prepagate del circuito Visa, oltre a pagare le tasse con il modello F24».
Il modello di business è in diretta concorrenza con quello sviluppato da Poste attraverso Postepay, che pochi mesi fa ha annunciato l’acquisizione della società di pagamenti Lis e che a sua volta fa perno sulla rete dei tabaccai. Mooney ha mantenuto un tasso di crescita a doppia cifra anche durante la pandemia, nonostante il fatto che l’attività di banca di prossimità facesse perno sui punti vendita fisici investiti dalle chiusure dei lockdown. I ricavi sono passati da 312 milioni del 2020 a 355 milioni del 2021 (+14%) mentre l’Ebitda è cresciuto del 18%, da 81,8 a 96,6 milioni. Come è stato possibile crescere nonostante i lockdown? «Quasi metà della rete, cioè i bar, è rimasta chiusa per mesi – racconta Petrone-. Ma i tabaccai e le edicole erano aperti. Abbiamo cercato di dare loro molto supporto, fornendo mascherine, guanti, gel, e sospeso i pagamenti nei nostri confronti. È stata una scelta che ha pagato, perchè in questo modo abbiamo sostenuto i volumi. Abbiamo inoltre deciso di lanciare comunque nuovi prodotti: nel 2020 i servizi bancari, poi le carte prepagate. Abbiamo anche investito molto in pubblicità, facendo vedere alle persone che noi c’eravamo. Oggi l’azienda è molto più grande e forte rispetto a quando è iniziata la pandemia». Quest’anno Mooney ha presentato il primo bilancio sostenibilità. individuando tre pilastri fondamentali: inclusione finanziaria, attenzione al dipendente, impegno nei confronti dell’ambiente. Ogni area ha visto la definizione di azioni a medio e lungo termine, che contribuiranno al raggiungimento di 8 dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
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