Nuove tecnologie si apprestano a rivoluzionare il modo in cui si faranno le vacanze. Restando a casa, si potranno fare, tour immersivi delle stanze degli hotel, visitare con la realtà aumentata le città o entrare nelle ambasciate per richiedere documenti. A giocare un ruolo fondamentale saranno i Non Fungible Token.
In pochissimo tempo è diventato il trend topic del momento. Il metaverso, cioè l’ambiente virtuale parallelo che Mark Zuckerberg qualche mese fa ha introdotto per rilanciare la sua società (che ora, non a caso, non si chiama più Facebook ma Meta) è una di quelle novità che, dicono gli osservatori, dovrebbe trasformare radicalmente il futuro del web e di molti settori, inclusa l’industria turistica.
Secondo i colossi hi-tech che per primi hanno iniziato a investire cifre importanti, rappresenta infatti un nuovo strumento per lavorare, giocare, intrattenersi, viaggiare e fare acquisti. Sarà popolato da avatar, cioè versioni digitali di esseri umani reali e punterà sulle più moderne tecniche di realtà virtuale per offrire un numero di servizi potenzialmente infinito. Sebbene gli analisti siano concordi nel ritenere che ci vorranno anni affinché il metaverso raggiunga la sua versione matura, c’è chi ha già iniziato a intravederne le potenzialità e a lanciare prodotti e servizi dedicati.
I servizi per il mondo dell’hôtellerie
Questo non vuol dire che si viaggerà solo in modo virtuale. Piuttosto, il metaverso rappresenterà la base da cui partire per fornire prodotti e servizi ad alto valore aggiunto ai clienti, creando una sorta di continuum tra il pre-partenza e il post-ritorno. Offrendo, per esempio, esperienze immersive da consumare prima di partire o servizi digitali da fruire al ritorno, per creare un legame ancora più forte con la destinazione appena visitata. Una tendenza già emersa negli anni della pandemia e definita dagli esperti “neverending tourism”.
Secondo quanto dichiarato da Jan Starcke, travel industry lead di Meta, in occasione di Itb Berlin 2022, la più grande fiera del turismo del mondo svoltasi tra l’8 e il 10 marzo 2022, infatti, il metaverso potrà essere utilizzato dagli addetti ai lavori per far conoscere meglio una destinazione o un hotel prima che inizi il viaggio. Presentando i suoi servizi, facendo visitare le camere o le sale meeting in modo che il cliente scelga quella che preferisce prenotare nell’ottica di una maggiore personalizzazione.
Non solo, c’è anche chi prospetta, per l’immediato futuro, versioni digitali di intere catene alberghiere, dove gli ospiti sotto forma di avatar potranno incontrarsi con i loro amici o colleghi, e sfruttare le sale riunioni virtuali per incontri di lavoro.
Gli NFT come strumenti di pagamento
Tra le varie opportunità offerte dal metaverso al mondo dell’hospitality, poi, vi è quella dei pagamenti. In futuro, le agenzie di viaggi potranno vendere i loro pacchetti online e i clienti pagheranno i loro soggiorni utilizzando le criptovalute e altri asset digitali come gli NFT, ovvero i token non fungili che, in pratica, rappresentano l’atto di proprietà e il certificato di autenticità di un bene.
C’è chi ha già iniziato a lavorarci. È quanto è successo la scorsa estate in Italia, quando Ca’ di Dio, albergo a 5 stelle di Venezia parte della collezione VRetreats, insieme ad Alpitour ha messo all’asta, in esclusiva prima dell’apertura, l’intera struttura per una notte, purché l’acquisto venisse effettuato con gli NFT. Il vincitore ha pagato il soggiorno 1 ethereum, pari (considerando il cambio del periodo) a circa 2.800 euro.
Mentre, di recente, anche R Collection Hotels, il gruppo che include una serie di strutture di lusso nei pressi di Milano, in Liguria e sul Lago di Como, in collaborazione con la startup Takyon che ha creato una piattaforma di prenotazione che combina la tecnologia NFT con la blockchain, ha lanciato il suo primo non fungible token per un soggiorno di due notti per una coppia con cena e massaggio al Grand Hotel Victoria di Menaggio, sul Lago di Como.
I primi esempi: le città nel metaverso
Intanto, dall’altra parte del mondo, c’è anche chi ha iniziato a popolare il metaverso con copie digitali di intere città. Tra le prime in assoluto, per esempio, vi è Seul, in Corea del Sud, che a inizio novembre 2021 ha annunciato l’avvio di uno spazio virtuale in tre dimensioni che includerà una serie di servizi pensati apposta per i cittadini. L’obiettivo è ambizioso: portare nel web 3.0 tutta la pubblica amministrazione. Così, gli abitanti, indossando gli appositi visori si trasformeranno in avatar e, senza uscire di casa, potranno incontrare virtualmente funzionari e impiegati comunali, completare procedure e pratiche negli uffici pubblici del web e partecipare a importanti eventi pubblici, come la celebrazione del Capodanno o il Festival delle Lanterne.
I turisti potranno invece ammirare i luoghi più iconici della città e i suoi monumenti più belli, come per esempio Gwanghwamun Plaza, il Deoksugung Palace e il Namdaemun Market, spostandosi digitalmente a bordo di autobus virtuali ricostruiti nel metaverso. O, ancora, viaggiare nel tempo e ammirare edifici importanti per la storia della città, che oggi non ci sono più, come la Donuimun Gate, una delle otto porte della fortezza che circondava la città durante la dinastia Joseon.
Nel Regno Unito, la squadra di calcio Manchester City ha iniziato a costruire il primo stadio nel metaverso. Diventerà l’hub centrale del club nella realtà virtuale e consentirà ai tifosi di seguire le partite dal vivo in modo nuovo. In Cina, la città di Shanghai, invece, prevede, nel suo piano di sviluppo quinquennale, di approdare nell’universo parallelo, in modo da ospitare servizi pubblici, imprese, intrattenimento e produzione industriale.
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