Comprendere quali variabili influenzano la scelta del metodo di pagamento in store nell’era Covid per avvicinare diverse fasce di eta’ ai pagamenti digitali e’ stato l’obiettivo dello studio condotto da AppQuality, insieme all’Osservatorio Innovative Payments del Politecnico di Milano. La startup innovativa, spiega infatti una nota, ha coinvolto la community in uno studio alla scoperta delle nuove forme di moneta e pagamenti elettronici, dalle carte di credito fino alle nuove frontiere digitali, come le app per scambiare denaro attraverso gli smartphone. Come fotografano i dati dell’Osservatorio Innovative Payments della School of Management del Politecnico di Milano, sebbene il contante rappresenti ancora il mezzo di pagamento maggiormente utilizzato, la crescita del +23% di transazioni digitali in Italia nei soli primi sei mesi del 2021, che ha raggiunto i 145,6 miliardi di euro, e’ senza dubbio un segnale positivo che porta il consumatore verso una nuova consapevolezza che guarda alla velocita’ e alla sicurezza, ma soprattutto alla sostenibilita’ ambientale. I pagamenti tramite Contactless oggi superano i 52 miliardi di euro, +66% sul 2020, ma raddoppia anche il valore del transato da smartphone che ammonta a 2,7 miliardi di euro, +108% sempre rispetto al 2020 . AppQuality ha condotto uno studio, della durata di un mese, coinvolgendo una community di differenti tipologie di utenti: persone comuni, dal pensionato all’insegnante, fino a liberi professionisti e casalinghe, raggruppati in base all’eta’, dai 21 ai 61 anni. Sono stati coinvolti sia utenti altamente digitalizzati – ossia persone tendenzialmente piu’ portate a sperimentare spontaneamente le piu’ recenti innovazioni – sia chi, invece, fa piu’ fatica a comprendere i vantaggi del digitale e a fidarsi di questi strumenti. Per un mese i partecipanti hanno compilato un diario digitale dopo ogni pagamento effettuato in negozio, annotando, tra gli altri fattori, il metodo di pagamento utilizzato, la tipologia di esercizio commerciale, l’importo della transazione e l’esperienza d’acquisto. Inoltre, sono stati registrati anche i tentativi di acquisto non andati a buon fine e le relative motivazioni.
Lo studio e’ stato suddiviso in tre periodi, durante i quali sono state assegnate ai partecipanti delle missioni. Primo periodo. Nella prima missione e’ stato chiesto ai partecipanti di effettuare acquisti da meno di 5 euro fino ad oltre i 25 euro, senza indicazione del metodo di pagamento da utilizzare. Questa prima fase, della durata di una settimana, e’ servita ad osservare il comportamento di acquisto senza influenze esterne. Secondo periodo. Nella seconda settimana e’ stata introdotta un’influenza esterna volta ad alterare il comportamento d’acquisto abituale. La seconda missione, infatti, prevedeva di spendere le stesse cifre utilizzando carte contactless, app di Mobile Payment e almeno un’applicazione tra PostePay, PayPal, Bill, Bancomat Pay, App Ticket Restaurant e Satispay. Terzo periodo. Nel terzo periodo, infine, i partecipanti hanno potuto scegliere di nuovo liberamente lo strumento di pagamento preferito, permettendo ad AppQuality di osservare eventuali cambiamenti nel comportamento di acquisto dopo la fase di “forzatura”. I risultati del metodo: aumento dell’utilizzo delle carte contactless Nel primo periodo di analisi, il contante risulta il metodo di pagamento piu’ utilizzato (58% delle transazioni), mentre poco meno di 1 pagamento su 4 avviene tramite Carta Contactless (22% delle transazioni). Il contante, inoltre, viene scelto principalmente per le spese di piccolo importo, mentre per importi superiori ai 10 euro e’ piu’ probabile che vengano preferiti metodi alternativi. Tuttavia, a fronte della forzatura imposta nella seconda settimana dello studio i comportamenti si sono modificati notevolmente con una riduzione del contante ad appannaggio delle carte contactless, soprattutto nei supermercati. Nella terza settimana, infatti, il contante e’ stato scelto per il 33% delle transazioni, mentre l’utilizzo delle carte contactless e’ salito al 43% delle transazioni. Mentre nella prima fase dello studio la “soglia psicologica” sotto cui ricorrere al contante era quella dei 10 euro, nella terza fase il comportamento dei partecipanti cambia, e le fasce 0-5 euro e 5-10 euro hanno visto un netto incremento nell’utilizzo di smartphone ad appannaggio del contante. Un’altra riflessione va fatta per quanto riguarda i supermercati, dove l’utilizzo del contante e’ nettamente ridotto rispetto ai negozi piu’ piccoli, nei quali e’ largamente lo strumento piu’ utilizzato. Tra i partecipanti presi in esame, prosegue la nota, i piu’ digitalizzati non sono stati influenzati da un periodo di “shock” come quello imposto, rimanendo saldi sulle proprie abitudini connotate da un buon livello di utilizzo dei pagamenti digitali. Invece, il cambiamento di comportamento e’ piu’ netto nel caso degli utenti meno digitalizzati, che hanno apprezzato maggiormente l’innovazione dei sistemi. Dato che il cambiamento di abitudini a vantaggio dei metodi piu’ innovativi registrato durante lo studio si e’ registrato nel momento di attivazione dell’Extra-Cashback di Stato, AppQuality ipotizza che la campagna di Cashback possa essere stata anch’essa efficace per diffondere la conoscenza dei vantaggi di pagamenti digitali rispetto a quelli con il contante.