Ci vorranno cinque anni ancora prima della decisione finale sull’emissione dell’euro digitale da parte della Bce. Lo indica Fabio Panetta, membro del board della Banca centrale europea incaricato di seguire il progetto, che interviene ad un convegno organizzato da Class Cnbc. “In questo momento stiamo lavorando all’impianto teorico e pianificando l’interazione con parti interessate” indica Panetta che annuncia che a meta’ luglio il Consiglio direttivo della Bce decidera’ se lanciare un progetto formale di studio dell’euro digitale. Una decisione che si presume sara’ favorevole e che avviera’ un biennio di studio nel corso del quale i banchieri centrali dovranno decidere varie opzioni tra le quali se utilizzare la tecnologia Dlt (blockchain).
Le motivazioni di base che spingono oggi le banche centrali ad affacciarsi a un progetto simile sono tante. Tra queste, secondo il membro del board, in particolar modo due nuove tendenze, l’utilizzo di pagamenti elettronici e il commercio online, che rischiano di “spiazzare il contante, ossia il mezzo di pagamento della banca centrale, rendendolo alla fine marginale” e questo, sottolinea Panetta “non dobbiamo e possiamo permetterlo”.
“L’euro digitale sara’ sicuro e priva di rischi come il contante – aggiunge Panetta – e non ha nulla a che vedere con le stable coin e le criptoattivita’ che non sono moneta; nessun mezzo di pagamento privato e’ sicuro al 100% solo la Banca centrale puo’ emettere passivita’ prive di rischio”.