L’economia della condivisione in futuro sarà ancora più rilevante di oggi, soprattutto per sostenere la nascita di nuove imprese, agili ed efficienti e favorire un ritorno a ritmi occupazionali rilevanti. Nei prossimi anni, è prevedibile che le consegne a domicilio di cibo diventeranno predominanti. Molti italiani potrebbero perdere la consueta abitudine di cucinare la sera preferendo il cibo direttamente portato a casa: una soluzione rapida, semplice, varia e che promette di diventare sempre più economica. Per quanto riguarda le start-up attive in questo settore, il futuro potrebbe poi essere rappresentato dalle cloud kitchen, cucine condivise in stile coworking da affittare per far partire il proprio progetto di ristorazione a domicilio in tempi brevi e senza sostenere grosse spese strutturali. In Italia, l’idea è partita a Milano da Kuiri, una start-up che si propone come punto di appoggio per tutti quelli che vogliono tentare la strada del cibo a domicilio. In questo momento, tra restrizioni e coprifuochi per il coronavirus, più che mai invitante. La logica alla base del progetto è quella della condivisione degli spazi, messi a disposizione e affittati da Kuiri, permettendo alle imprese di non dover sostenere spese difficili da sostenere. Laboratori attrezzati di circa 15 metri quadri e piazzati nelle zone più strategiche che possono essere affittati (anziché costruiti ex novo) per avviare uno o più brand di ristorazione fatta solo con il delivery, come accade per le cosiddette ghost kitchen. Oltre a mettere a disposizione gli spazi, che sono pensati come vetrine dedicate con totem digitale e una finestra per il pick-up, Kiuri garantisce (proprio come accade nei coworking) la pulizia delle zone comuni, l’accesso disponibile 24 ore su 24, la videosorveglianza,una consulenza mirata, un servizio di assistenza e di formazione per l’uso del software gestionale.
Nasce così un nuovo modello di interpretare e vivere i servizi gastronomici a domicilio andando incontro non solo ai clienti ma cercando di intercettare e favorire anche la crescita di nuove attività. Il lavoro di una stat-up messo a disposizione di altre start-up.