Le sensazioni di queste ultime settimane, evidentemente, non erano sbagliate: il 2020 sarà un anno di crescita per il fintech, che non solo non sarà fermato dalla pandemia ma che, probabilmente, a causa sua ne uscirà addirittura rafforzato. Lo certifica AksjeBloggen, secondo cui le transazioni avvenute nel settore alla fine dell’anno toccheranno quota 291,4 miliardi di dollari, in crescita del 9% e continueranno a crescere sino a raggiungere i 396,8 miliardi nel 2024.
I dati odierni sono in linea con quelli già forniti da Finanso che avevano predetto una crescita del 10% per il 2020. A partire dal 2017, sino alla fine del 2018, il mercato europeo dei prestiti FinTech ha avuto una crescita di circa il 20%. Dato quest’ultimo che porta le statistiche ad indicare una possibile crescita tra il 2020 e il 2023 di circa il 3% annuo, con un valore di transazioni pari a 10.5 mld di dollari nel prossimo triennio.
La maggior parte del mercato dei prestiti della FinTech riguarda il Crowlending o il Peer-to-Peer business lending, che ha registrato negli ultimi tre anni una crescita di oltre il 75%, arrivando ad un valore di transazione di 6.5 mld di dollari. In prospettiva, questo dato è destinato a crescere di oltre 7.2 mld di dollari nei prossimi tre anni, sottolineando che i prestiti Peer-to-Peer consumer possano raggiungere già nel 2020 un valore di 3.1 mld di dollari.
In una precedente previsione i tassi di crescita attesi erano del 7%, oggi, invece, sono cresciuti di altri due punti. La maggior parte dei prestiti fintech è tra aziende con un transato che nel 2020 si attesterà sui 206,1 miliardi di dollari. Nei prossimi quattro anni il numero di prestiti alle Pmi continuerà a crescere sino ad arrivare a 297,6 miliardi di valore. Nel 2024 il numero dei prestiti fintech raggiungerà i 91,1 milioni. La Cina è il più grande mercato per il fintech al mondo, e ne assorbirà complessivamente 251,8 miliardi di transato alla fine dell’anno. Gli Usa si attesteranno invece a 27,5 miliardi di dollari di transato, pari a nove volte meno del volume di prestiti effettuato dalla Cina. Regno Unito con 3,9 miliardi e Svizzera con 1,3 miliardi sono gli altri mercati principali.