Roma, 1 ottobre 2019 – “Dopo il Cdm, la parola passi ai tecnici per fare chiarezza sui vantaggi, per tutti, di una maggiore efficienza nei pagamenti. Un confronto ideologico su contanti o moneta digitale non serve all’economia. Il Centro studi Apsp (Associazione Prestatori Servizi di Pagamento) mette a disposizione la sua competenza internazionale per sostenere il Governo nella manovra fiscale, in particolare sul tema dei pagamenti elettronici, così come abbiamo fatto nei 17 anni precedenti con gli altri esecutivi”.
E’ quanto ha dichiarato Maurizio Pimpinella, presidente di Apsp. “I nostri tecnici, di livello internazionale, hanno lavorato in diversi Paesi e possono trovare una sintesi equilibrata e costruttiva in tema di incentivi ai pagamenti digitali”, ha aggiunto Pimpinella, ricordando che “l’Apsp è membro fondatore della Payments Europe, che raccoglie i principali attori europei nel settore delle procedure di incasso e pagamento elettronico, tra cui Mastercard, Visa, City Bank, Bank of America, Lloyds Bank, Card Payment Svezia e Bnp Paribas”.
Proprio a proposito dello scenario europeo dei pagamenti, Pimpinella avverte che “la maggior parte dei consumatori e delle aziende, al giorno d’oggi, ha accesso a più metodi di pagamento, come App, Nfc o tecnologia QR.
È un cambiamento che è stato guidato dal consumatore, dal progresso tecnologico e dalla concorrenza. Non è un caso che i pagamenti siano un’area in cui le start-up fintech hanno avuto molto successo. E la normativa PSD2 è destinata ad accentuare ancora di più questa tendenza.
Occorre tenerne conto nelle scelte tecniche, anche per non lasciare aree di confusione e mantenere un ruolo forte degli operatori italiani”.
La competizione – ricorda infatti Pimpinella – si è allargata dall’Italia all’Europa, lo sviluppo dei nuovi servizi deve tenerne conto in una logica cross border. In tale contesto, occorrerebbe “giocare “’ in condizioni di parità con tutti gli operatori, con lo stesso global level playing field. Ciò dovrebbe naturalmente consentire a più metodi di pagamento di operare su larga scala uno accanto all’altro, sviluppando la concorrenza e continuando a promuovere innovazione e progresso tecnologico a vantaggio del consumatore e dell’economia”.
“Serve una strategia globale per favorire la crescita e affrontare con equilibrio le criticità che da troppo tempo penalizzano la competitività del nostro Paese”, conclude il numero uno di A.P.S.P.