Il sistema finanziario globale sta diventando ben piu’ grande del sistema bancario e per gli istituti di credito – soprattutto grazie alle nuove tecnologie – si affacciano sul mercato nuovi competitor tra cui anche “Amazon, Apple, Facebook, Google e ora anche Walmart” che pero’ non devono attenersi alle stringenti regole cui e’ sottoposto il sistema bancario.
Lo scrive il ceo di Jpmorgan, Janie Dimon, nell’annuale lettera agli azionisti, chiedendo le societa’ che fanno “shadow banking”, le fintech e tutti i nuovi attori del mercato finanziario siano sottoposti a maggiori controlli e a regole piu’ severe, anche perche’ la loro crescita e’ “stata parzialmente possibile” grazie al fatto di non dover sottostare alle regole fissate per le banche. Quelle banche che hanno visto modificare la regolamentazione loro applicata anche per evitare nuovo fallimenti come nella crisi del 2008.
Tuttavia, per Dimon, “il costo per l’economia di avere banche a prova di fallimento potrebbe non valerne la pena”. Infatti, per Dimon bisogna “calibrare quanta liquidita’ e capitale sono richiesti alle banche per bilanciare cosa si vuole in un sistema regolato, mentre si massimizza la sicurezza delle banche e la crescita dell’economia”.