È il luogo dove si trova il device (smartphone, computer) a determinare la web tax: la localizzazione dei dispositivi attraverso i quali avviene la fruizione dei contenuti digitali sarà il criterio per la tassazione dei servizi digitali in Italia.
La Digital tax nazionale comincia a prendere forma con la consultazione pubblica sullo schema di provvedimento del direttore dell’Agenzia delle entrate del 16/12/2020.
I ricavi digitali, secondo lo schema di provvedimento, sarebbero infatti imponibili quando “il servizio digitale è fruito da utenti mediante l’utilizzo di un dispositivo localizzato nel territorio nello Stato”, valendo a tali fini “l’indirizzo di protocollo internet (IP) del dispositivo stesso o, in mancanza, un altro metodo di geolocalizzazione”.
Lo schema di provvedimento fornisce le indicazioni operative relative all’assolvimento dell’imposta sui servizi digitali introdotta nell’ordinamento nazionale dall’articolo 1 (commi da 35 a 50), della legge 30 dicembre 2018, n 145, entrata in vigore il primo gennaio 2020.