Chi aveva azzardato previsioni per il 2020, praticamente sotto ogni punto di vista, ha fallito miseramente. Il covid19 ha talmente scompaginato le carte in tavola che ogni scenario possibile è stato inesorabilmente stravolto. Eppure, esistono settori per cui oggi potrebbe non essere un azzardo ipotizzare gli scenari venturi. Uno di questi è, ad esempio, quello del fintech che proprio in questo sciagurato 2020 ha avuto modo di assurgere come strumento di sviluppo e di inclusione sociale.
Ipotizziamo quindi sei tendenze di questo settore che oggi mostrano i prodromi e che nel 2021 dovrebbero giungere a maturazione.
1) Il raggiungimento dell’inclusione finanziaria
Un pilastro del fintech è il suo impegno per il raggiungimento dell’inclusione finanziaria, ossia consentire l’accesso ai servizi finanziari a tutti, indipendentemente dalla provenienza geografica, lo stato sociale o economico. Nel mondo, ci sono 1,7 miliardi di persone adulte che sono escluse dai servizi finanziari, ed è soprattutto in Asia che le società fintech si stanno rendendo conto delle enormi potenzialità di un mercato non sfruttato. La Cina, che guida la crescita del fintech nel mondo e che si sta riprendendo dai mesi di pandemia, non ha solo una classe media più ricca e in rapido aumento, ma anche la più grande popolazione di unbanked al mondo (225 milioni di persone). Questa sarà quindi la principale sfida alla quale il 2021 dovrà dare risposta.
2) Una nuova generazione di pagamenti
L’innovazione nei pagamenti è stata il cuore del fintech sin dalla sua nascita. I trend chiave del settore oggi vanno dai pagamenti mobile al contactless, dai portafogli virtuali ai sistemi di riconoscimento biometrici e l’intelligenza artificiale contro le frodi. Le generazioni post-millenial pagheranno senza contanti e senza carta. I pagamenti mobile nel 2019 hanno avuto una crescita esponenziale e si stima che nel 2020 il mercato raggiungerà i 760 milioni di dollari. All’orizzonte, i pagamenti in tempo reale e le transazioni basate su blockchain che stanno accelerando le attuali linee di pagamento e abbassando i costi. Questo è uno dei contesti più dinamici. Anche in Italia dopo l’affermazione del 2020, ci aspettiamo che il 2021 rappresenti l’anno della conferma che sancirà il superamento (culturale se non nei numeri) delle transazioni digitali rispetto al contante.
3) La rinascita dell’IPO
Quest’anno i titoli tech di tutto il mondo hanno raggiunto i massimi storici. Questa tendenza è stata evidente soprattutto in Asia. Prendiamo il caso di Ant Group, la filiale di Alibaba ormai quotata alle stelle. Esclusa, finora, l’Europa, che è stata un deserto in fatto di IPO, ma ora alcuni segnali mostrano che anche il mercato IPO europeo si sta svegliando. Secondo alcuni analisti, tra le startup europee che potrebbero diventare pubbliche prossimamente troviamo diverse fintech: TransferWise, WorldRemit, Trustly, Checkout.com e Interactive Investor.
4) Intelligenza Artificiale
L’AI applicata al fintech non è un trend nuovo, anzi, ma di anno in anno acquisisce sempre maggiore rilievo. Il World Economic Forum definisce l’intelligenza artificiale un fattore chiave della Quarta rivoluzione industriale, una nuova era definita dall’interdipendenza tra uomini e macchine. I robot potrebbero presto iniziare a evolversi con gli esseri umani per diventare nostri amici e consulenti finanziari. L’industria finanziaria può sfruttare i vantaggi dell’IA per intercettare i bisogni più profondi dei clienti e offrire loro modi più intelligenti, convenienti e sicuri per il risparmio, l’investimento e la gestione delle proprie finanze.
5) L’insurtech
L’insurtech sta decollando. Questo probabilmente sarà l’ambito principe del 2021 e probabilmente anche grazie alla pandemia di Covid-19. Sempre più persone quest’anno si sono rese conto dell’importanza di polizze assicurative sulla vita e sulla salute. Sfruttando la tecnologia e osservando il cambiamento nelle abitudini delle persone, le società devono offrire nuovo modello assicurativo digitale user focused, per rendere la stipula di assicurazioni molto più semplice e conveniente. Secondo Deloitte, tra la fine del 2020 e il 2021 potrebbe esserci un aumento delle compagnie assicurative che acquisiscono o collaborano con le insurtech. Una tendenza già in atto, ma accelerata dal coronavirus.
6) Le CBDC
Ultime ma non per importanza, le CBDC, o valute digitali delle banche centrali. Molti governi stanno studiando la possibilità di introdurre criptovaluta centralizzata: anche la Bce sta pensando alla creazione dell’euro digitale, la cui decisione dovrebbe arrivare proprio nella primavera del 2021. Parallelamente, anche in altri paesi fioriscono le iniziative, dalla Cina agli Stati Uniti, dalle Bahamas alla Svezia che dovrebbe diventare il primo Paese del tutto cashless al mondo.