Milano, 26 novembre 2020 – Quest’anno le giornate speciali dell’eCommerce in vista del periodo natalizio assumono un significato diverso. Le limitazioni al commercio tradizionale della seconda ondata di Covid-19, che colpiscono alcune delle regioni più densamente abitate e con la spesa media mensile per famiglia più elevate (Lombardia in primis), hanno un impatto significativo sia sulla domanda sia sull’offerta: da un lato ci aspettiamo che i consumatori facciano un sempre più ampio ricorso all’eCommerce sia per acquistare i regali sia più in generale per lo shopping, dall’altro ci attendiamo un utilizzo più profondo, e tendenzialmente più maturo, del canale eCommerce da parte dei retailer.
Diversi gli effetti che stiamo osservando. In primis, aumentano sempre più i retailer (sia puri online sia tradizionali) che sviluppano delle vere e proprie campagne promozionali, non solo per il più conosciuto Black Friday (27 novembre), ma anche per il Singles’ Day (11 novembre) e per il Cyber Monday (30 novembre), e sono sempre di più i consumatori che ne fruiscono. In secondo luogo, si osserva una tendenza a estendere la durata e ad amplificare la portata di questi eventi, tanto da non poterli più considerare delle giornate particolari, quanto un periodo di sconti che include tutto il mese di novembre. Questo sta avvenendo in alcuni settori merceologici più che in altri, come ad esempio nell’Informatica ed elettronica di consumo, dove tutti i principali merchant hanno spinto alcune promozioni speciali già a partire dal 1° Novembre. In terza battuta, è evidente, per via dell’aumento del giro d’affari online, il tentativo di provare a spalmare gli acquisti (e la conseguente distribuzione dei prodotti) su un periodo più lungo per evitare sovraccarichi e congestioni della rete a ridosso del Natale.
Un’escalation di sconti che avrà però sempre il suo culmine in Italia, come in generale in tutto l’occidente, venerdì 27 novembre. Secondo le stime dell’Osservatorio eCommerce B2c, nei giorni compresi tra il Black Friday e il Cyber Monday, gli italiani spenderanno online circa 1,5 miliardi di euro (+15% rispetto al 2019). Gli operatori particolarmente aggressivi in termini promozionali realizzeranno fino a 6-8 volte il fatturato di un giorno medio. Rallenta però rispetto agli anni precedenti il tasso di crescita percentuale (+15% rispetto al +20% circa, realizzato sia nel 2019 sia nel 2018) per almeno due ragioni. La prima e principale: anche in quest’occasione di shopping l’eCommerce risentirà della contrazione dei consumi soprattutto in ambito Turismo e trasporti e più in generale in quello dei servizi (Ticketing per eventi, …). La seconda: l’estensione degli sconti a tutta la settimana, o a tutto il mese, smorzerà almeno parzialmente il picco eCommerce in alcuni settori di prodotto, già in forte stress per la crescita della domanda. Parzialmente perché, nei prodotti, in questi quattro giorni è prevista, comunque, un incremento significativo della domanda, pari a +40% rispetto al 2019. In termini assoluti, l’eCommerce di prodotto tra il Black Friday e il Cyber Monday varrà circa 1,3 miliardi di euro: tanti gli italiani che non rinunceranno a sconti e promozioni (o anche solo le spedizioni gratuite) di abbigliamento, informatica ed elettronica, gioielli, profumi, prodotti per la cura del corpo, oggetti di arredamento e giocattoli. Molto bene anche la spesa online di alimentari e vini online.
Le occasioni online per il Natale si inseriscono, in questo 2020, in un momento più ampio e diffuso di presa di coscienza del Retail tradizionale delle potenzialità dell’eCommerce e di accelerazione dell’online, quantomeno in ambito prodotti. Ricordiamo infatti che gli acquisti di prodotto, previsti per il 2020, raggiungeranno i 23,4 miliardi di euro, con un incremento annuo mai visto nella storia dell’eCommerce italiano. La spesa online di prodotto crescerà infatti di 5,5 miliardi di euro rispetto al 2019 (al massimo negli anni precedenti eravamo arrivati a +3 miliardi di euro) grazie soprattutto al contributo di Food&Grocery (+1,1 miliardo), Informatica ed elettronica (+ 1 miliardo) e Abbigliamento (+0,7 miliardi). Una crescita che rende meno amara la crisi, dovuta alla pandemia, del Retail tradizionale: dopo anni, saranno infatti le imprese tradizionali a crescere a un ritmo più elevato (+43%), rispetto alle imprese Dot Com (+27%).
Insomma, l’eCommerce in Italia sarà importante e imprescindibile motore di generazione dei consumi, anche in vista del Natale. Questo cambiamento profondo e radicale del Retail richiederà, ancora di più in questo momento di forte stress dell’online, particolare attenzione. Sarà indispensabile lavorare, non solo sul piano tecnologico, ma anche (e soprattutto) su quello operativo-logistico per gestire in sicurezza un flusso eCommerce sempre più notevole e “ingombrante”.