La Banca dei regolamenti internazionali (BRI) e la Banca nazionale svizzera (BNS) potrebbero testare una valuta digitale della banca centrale entro la fine del 2020. Questo test servirà per aprire la strada a varie sperimentazioni sull’utilizzo delle CBDC per i pagamenti al dettaglio, come connessioni ai sistemi di pagamento esistenti, tracciabilità e conformità alle normative.
La BRI avrebbe anche intenzione di utilizzare le CBDC per pagamenti transfrontalieri insieme ad altre banche centrali come quella di Hong Kong quella della Thailandia.
La sperimentazione dell’Innovation Center della BRI sarà effettuata in Svizzera, a Singapore, e nella regione amministrativa speciale di Hong Kong in Cina, collaborando a stretto contatto con la Banca nazionale svizzera, ma in seguito dovrebbe estendersi anche a Francoforte, Parigi, Londra, Stoccolma e Toronto.
La Svizzera tuttavia fino ad oggi è sembrata piuttosto scettica rispetto all’emissione di una propria valuta digitale, tanto che secondo l’avvocato ed esperto di tecnologia, Lars Schlichting, è molto improbabile che lo possa fare entro fine anno.
Ovvero sebbene il test della BRI avverrà di fatto in stretta collaborazione con la BNS, è possibile che quest’ultima partecipi a scopo puramente tecnico, e non con il reale obiettivo di emettere a breve una sua CBDC.