Giorgia Meloni, durante il suo intervento al vertice della Comunità politica europea a Tirana, ha parlato delle sfide che l’Europa sta affrontando e ha sottolineato che “la responsabilità di risolverle non deve essere attribuita ad altri, ma è nostra“. In altre parole, se l’Europa non riesce ad affrontare certe problematiche, la colpa non è di altri Paesi, ma di chi prende le decisioni in Europa, e quindi è un compito che spetta a tutti noi. La Meloni ha anche evidenziato che spetta a noi decidere se accettare il declino dell’Europa oppure combattere per un futuro migliore.
Poi, ha spiegato che costruire una “nuova Europa” in un “nuovo mondo” non significa solo discutere su cosa fare in futuro, ma prima di tutto bisogna riflettere su chi siamo, cosa rappresentiamo e cosa vogliamo diventare nei prossimi decenni e secoli. Ha detto che nessuno vuole rafforzare un’unione di Stati in Europa se questo non serve a difendere ciò che siamo e ciò che vogliamo continuare a essere. Insomma, l’unione europea deve servire per proteggere i valori, le culture e l’identità dei popoli europei, anche di fronte ai cambiamenti rapidi che avvengono nel mondo.
Un altro punto importante riguarda il concetto di “riunificazione europea”, che per Meloni significa unire popoli europei che, pur avendo avuto conflitti nel passato, sono comunque un unico insieme. Ha fatto un esempio dicendo che l’Europa è come una mano, dove le diverse dita rappresentano i vari popoli, ciascuno con la propria storia, ma tutti facenti parte di un’unità più grande. La Meloni ha insistito sul fatto che non possiamo costruire una nuova Europa senza i Balcani occidentali (Paesi come Albania, Serbia, Kosovo, Bosnia-Erzegovina, ecc.). Questi Paesi, secondo Meloni, devono far parte dell’Europa per completare questo processo di “riunificazione”, così come si legge su Borsa Italiana.
Infine, ha parlato dell’impegno dell’Italia per favorire l’integrazione dei Paesi dei Balcani nell’Unione europea. Ha sottolineato che, pur comportando delle difficoltà, l’allargamento dell’Ue ai Balcani occidentali è fondamentale per garantire la sicurezza dell’Europa. Questo è particolarmente importante visto il contesto geopolitico attuale, con conflitti in corso vicino ai confini europei.
La Comunità politica europea, che include 47 Paesi, è un gruppo che va oltre i membri dell’Unione Europea. Infatti, accanto ai ventisette Stati dell’Ue, ci sono anche venti Paesi che pur non essendo membri dell’Unione, hanno legami stretti con l’Europa. Questo include i Paesi dei Balcani occidentali, il Regno Unito, la Turchia, i Paesi dell’EFTA (Islanda, Norvegia, Liechtenstein, Svizzera), e anche Paesi che fanno parte del Partenariato Orientale, come Ucraina, Georgia e Moldova.