xAI, la società fondata da Elon Musk per sviluppare sistemi avanzati di intelligenza artificiale, ha stretto una nuova collaborazione con Palantir, l’azienda americana nota per le sue soluzioni di analisi dei dati. L’intesa mira a dare una svolta all’impiego dell’IA nel settore dei servizi finanziari, spingendo le aziende a superare la fase di sperimentazione per arrivare a una vera integrazione operativa.
L’annuncio è arrivato nei giorni scorsi, ma non si tratta di un’iniziativa isolata, ma di un’estensione relativa a una collaborazione già avviata lo scorso marzo tra Palantir e TWG Global, una holding guidata da Mark Walter. Le tre realtà, ciascuna con competenze complementari, condividono una visione comune: oggi le imprese – banche in testa – parlano molto di intelligenza artificiale, ma faticano a utilizzarla in modo concreto ed efficace, come si legge su pymnts.com.
Secondo Alex Karp, ceo e co-fondatore di Palantir, molte istituzioni occidentali passano troppo tempo a cercare di gestire sistemi obsoleti e frammentati, mentre dovrebbero concentrarsi sul potenziale dell’IA per trasformare il modo in cui operano. L’adozione dell’intelligenza artificiale, se posta davvero al centro delle strategie aziendali, può portare benefici rapidi e tangibili, sia per le aziende stesse sia per i loro clienti.
Mark Walter, presidente e ceo di TWG, aggiunge un’altra riflessione importante: per funzionare davvero, l’integrazione dell’IA deve partire dall’alto. Non può più essere considerata una responsabilità del solo reparto IT; deve coinvolgere la leadership, diventare parte integrante della visione strategica aziendale.
Una delle proposte più concrete della partnership è la creazione di una cosiddetta “forza lavoro agentica”: si tratta di agenti di intelligenza artificiale progettati per svolgere compiti specifici all’interno delle aziende. Questi sistemi modulari possono essere personalizzati per adattarsi ai diversi processi aziendali – dalla gestione dei ricavi all’ottimizzazione dei costi – e sono pensati per collaborare tra loro, creando una rete coordinata di automazione intelligente.
L’iniziativa si inserisce in un contesto in cui l’interesse per l’intelligenza artificiale è in forte crescita anche nel mondo della finanza. Una ricerca di PYMNTS Intelligence ha mostrato che il 72% dei dirigenti finanziari sta già utilizzando strumenti di IA. Le principali applicazioni? Rilevamento delle frodi (64%) e automazione delle procedure di onboarding per i nuovi clienti (42%). Inoltre, quasi tutti i consigli di amministrazione delle banche hanno dato il via libera a progetti legati all’IA generativa, segno che la tecnologia è ormai vista come una priorità strategica.
L’IA è considerata un mezzo per aumentare l’efficienza e offrire ai clienti servizi sempre più personalizzati, un’esigenza sempre più pressante, soprattutto nel retail banking. Non a caso, circa il 50% dei clienti non è soddisfatto della propria esperienza bancaria, e questo apre la porta a nuovi concorrenti – come le Big Tech – più agili e innovativi.
Tuttavia, il percorso non è privo di ostacoli. Da un lato c’è la diffidenza dei consumatori: circa un americano su cinque teme che l’uso dell’IA nei servizi finanziari possa rappresentare un rischio per la sicurezza, e un altro 14% si dichiara contrario a qualsiasi interazione con sistemi basati sull’intelligenza artificiale. Dall’altro lato ci sono le preoccupazioni delle stesse banche: il 37% teme che l’introduzione dell’IA possa aumentare la vulnerabilità agli attacchi informatici.
In definitiva, la collaborazione tra xAI, Palantir e TWG punta a superare proprio queste resistenze, aiutando le istituzioni finanziarie a fare il salto di qualità. L’obiettivo è chiaro: non limitarsi a parlare di intelligenza artificiale, ma usarla davvero per cambiare il modo in cui si lavora, si serve il cliente e si compete in un mercato sempre più digitale.