Un nuovo studio condotto dal Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano per conto di Syngenta, una delle aziende leader nell’agribusiness a livello globale, ha identificato soluzioni concrete e misurabili per ridurre l’impatto ambientale nel settore del trasporto su gomma. Il progetto ha rivelato che ottimizzando la saturazione dei veicoli nelle operazioni logistiche aziendali, è possibile dimezzare le emissioni di CO₂, un risultato che promette di trasformare radicalmente la sostenibilità del settore dei trasporti.
L’approccio sviluppato dalla ricerca condotta, ha messo a punto una metodologia per la valutazione e la riduzione delle emissioni di CO₂e (CO₂ equivalente) nel trasporto su strada, un settore chiave per la sostenibilità. Il modello è stato applicato al caso di Syngenta Italia, focalizzandosi su due ambiti principali: l’ottimizzazione del carico dei veicoli e l’aumento dell’utilizzo del trasporto intermodale.
I risultati emersi hanno confermato l’efficacia delle soluzioni proposte. L’ottimizzazione del carico dei veicoli ha ridotto le emissioni fino al 50%, mentre l’incremento dell’utilizzo del trasporto intermodale ha abbattuto ulteriormente le emissioni di CO₂ del 22%. Questi risultati dimostrano come sia possibile applicare soluzioni scalabili che abbiano un impatto significativo sia sull’ambiente che sul business.
Syngenta ha giocato un ruolo attivo nell’applicazione delle soluzioni, contribuendo alla sperimentazione diretta nel proprio processo logistico. Grazie alla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, è stato possibile testare in un contesto reale le soluzioni proposte, validandole e fornendo così indicazioni pratiche per ridurre l’impatto ambientale delle attività logistiche.
“Con questo progetto abbiamo voluto dimostrare che è possibile misurare e migliorare concretamente l’impatto ambientale delle attività logistiche, partendo da un approccio scientifico e operativo allo stesso tempo, in linea con i principali standard e linee guida europee. Il valore di questa ricerca sta nella possibilità di estendere il modello a molte altre realtà industriali: non si tratta solo di un caso di successo, ma di un metodo replicabile che può guidare le imprese nella transizione verso pratiche più sostenibili“, ha dichiarato Claudia Colicchia, professore associato di Logistica e Supply Chain Management del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano e responsabile del progetto insieme a Sara Perotti, professore associato di Logistica e Green Logistics del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano.
“In Syngenta, la sostenibilità rappresenta il cuore della nostra visione aziendale. Il nostro impegno per ridurre le emissioni, infatti, non è semplice dichiarazione d’intenti, ma una parte integrante di chi siamo e di come operiamo ogni giorno – ha dichiarato Stefano Maksimovic, CP Supply Chain Head Syngenta Italia e MEDA – Per questo motivo siamo particolarmente orgogliosi di questa collaborazione e di aver contribuito a sviluppare un sistema che offre soluzioni concrete per ridurre l’impatto ambientale nel nostro settore. L’obiettivo di questo studio, infatti, non è solo migliorare le nostre operazioni logistiche, ma anche offrire uno strumento utile a tutte le aziende che desiderano adottare soluzioni sostenibili”.
I risultati ottenuti dimostrano come l’ottimizzazione delle operazioni logistiche non solo riduca l’impatto ambientale, ma comporti anche vantaggi concreti per le aziende in termini di efficienza economica.
Il modello sviluppato rappresenta infatti un esempio tangibile di come la sostenibilità possa essere integrata in modo efficace e scalabile nei processi aziendali, con l’obiettivo di generare un impatto positivo sull’ambiente e sul business.