Il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB) ha annunciato che non darà priorità all’applicazione di una regola che richiederebbe alle società finanziarie non bancarie, come ad esempio agenzie di prestito o finanziarie che non sono banche, di registrarsi in un apposito elenco qualora siano state giudicate colpevoli di violazioni delle leggi a tutela dei consumatori da parte di enti governativi o tribunali federali, statali o locali.
In un comunicato diffuso nei giorni scorsi, il CFPB ha spiegato che, per il momento, si concentrerà su questioni più urgenti che rappresentano un pericolo immediato per i consumatori. Inoltre, l’ente americano starebbe valutando se proporre una modifica alla normativa per ridurne l’ambito di applicazione o addirittura cancellarla del tutto, come si legge su pymnts.com.
Questa regola, chiamata “Registro delle persone non bancarie soggette a determinati ordini di agenzie e tribunali”, era stata presentata dal CFPB lo scorso giugno. In quel momento, l’Ufficio aveva chiarito che la normativa avrebbe obbligato le società coinvolte a comunicare la violazione al CFPB e a presentare anche una dichiarazione firmata da un dirigente che attestasse il rispetto delle sanzioni ricevute.
Lo scopo del registro, secondo il CFPB, era quello di aiutare le autorità a riconoscere le aziende recidive, cioè quelle che violano più volte le norme. Tuttavia, fin da quando la norma è stata proposta, sono emerse critiche. Alcuni, come la Camera di Commercio degli Stati Uniti, avevano sollevato dubbi già nel marzo 2023. Secondo loro, la regola non avrebbe realmente aiutato i consumatori, ma avrebbe solo aggiunto nuovi costi e oneri burocratici alle aziende. Uno dei punti contestati era l’obbligo per un dirigente di firmare un’attestazione formale, ritenuto da molti un requisito eccessivo e non giustificato.
Un’altra critica riguarda la mancanza di contesto nelle informazioni pubblicate: i documenti pubblici non sempre chiariscono se un’azienda abbia ammesso la colpa o se abbia solo accettato una sanzione per chiudere rapidamente una disputa legale, magari anche in assenza di prove certe. Infine, il CFPB ha anche fatto sapere che intende alleggerire gli obblighi di registrazione per i piccoli prestatori di denaro, cioè quelle realtà più piccole che offrono prestiti, probabilmente per ridurre il carico burocratico su operatori meno strutturati.