In queste settimane, ma sarebbe ancora più corretto inquadrare il fenomeno almeno negli ultimi tre anni, la piaga delle notizie false ha letteralmente inondato il web contribuendo a sedimentare false convinzioni e una vasta controcultura basata sul falso.
A questo proposito, c’è chi si è preso la briga di testare la provenienza di questo genere di informazioni.
Il portale NewsGuard – una community di giornalisti e analisti che si occupa di monitorare siti di informazione e verificare l’attendibilità delle notizie online – li ha definiti “super diffusori”, cioè pagine Facebook che grazie all’elevato numero di follower hanno contribuito in maniera sostanziale alla proliferazione e alla diffusione di fake news riguardo al coronavirus. Teorie del complotto, falsi rimedi medici, notizie non accreditate o prive di fondamento sono i principali contenuti condivisi da queste pagine che hanno poco a che fare con il mondo dell’informazione: anzi, si presentano come aree dedicate ai bambini, al gioco o alla moda. NewsGuard ha sottolineato che si tratta di una “pratica ingannevole per descriversi in modo attraente a un ampio numero di utenti Facebook”.
“Un modo per occultarsi ai sistemi di controllo del social network”, racconta Virginia Padovese, parte del gruppo italiano di NewsGuard Technologies. Nato nel 2018 per volontà di alcuni giornalisti americani, Newsguard è un sistema che censisce e analizza i siti di informazione stabilendone il grado di affidabilità. Grado visualizzabile grazie ad una semplice estensione del browser e presente in Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti. Ha già censito le testate che raccolgono oltre il 92 per cento del traffico Web.
“Stavolta però abbiamo deciso di guardare ai social media, dato che molti siti di disinformazione poi riversano lì i propri contenuti dove vengono ripresi e diffusi”. Con 5.482.698 di utenti, secondo l’analisi di NewGuard, le dieci pagine prese in esame hanno contribuito significativamente alla diffusione della disinformazione sul Covid-19 condividendo gli articoli pubblicati da due siti: ViralMagazine.it e FanMagazine.it. Entrambi questi siti sono stati valutati con il bollino rosso non rispettando i criteri fondamentali di credibilità e trasparenza. “Ognuna delle pagine Facebook elencate ha pubblicato ripetutamente informazioni false su Covid-19, condividendo le stesse notizie false più di una volta. Ad esempio, un articolo di FanMagazine.it che afferma falsamente che il limone e l’acqua calda possano curare il Covid-19 è stato condiviso da una di queste pagine nove volte in 30 giorni” ha scritto NewsGuard.
Facebook, dal canto suo, ha più volte, anche in tempi recenti, annunciato una stretta nei confronti di questo genere di pagine. Tuttavia, le maglie della sua rete di controllo sembrerebbero essere ancora troppo larghe da questo punto di vista se tali pagine non solo continuano ad esistere ma addirittura prosperano.