Intervista a Michele Centemero SVP, Country Manager Italy pubblicata sul numero di marzo-aprile della rivista Italia informa
MASTERCARD DA AZIENDA DI CARTE A VERA E PROPRIA AZIENDA TECNOLOGICA, COSÌ IL COLOSSO È DIVENTATO ABCD COMPANY
Mastercard gestisce la più rapida rete di elaborazione di pagamenti al mondo, collegando consumatori, istituti finanziari, commercianti, governi e aziende in oltre 210 Paesi e territori. Ne parliamo con Michele Centemero, Country Manager per l’Italia.
Dott. Centemero, con 50 anni di esperienza e di avanguardia tecnologica nel settore dei pagamenti, siete leader nei pagamenti internazionali. Alla luce di tutto ciò, come si può definire il ruolo di Mastercard nella rivoluzione in atto nel sistema dei pagamenti e, più in generale, nel mercato
finanziario?
Mastercard non si occupa più solo di pagamenti elettronici, ma si è evoluta in una vera e propria azienda tecnologica e questo è riscontrabile da tanti punti di vista. L’azienda, negli ultimi anni, si è sviluppata ed è cresciuta in moltissimi ambiti, mantenendo come capisaldi l’inclusione finanziaria e la sicurezza dei dati. Mastercard oggi è una ABCD company, nella quale la lettera A sta per ACH (Automated Clearing House), la B sta per Blockchain, la C per Card e la D per Data. Abbiamo tre obiettivi principali: il primo obiettivo è quello di offrire una smart life ai consumatori e ai cittadini, ovvero consegnare uno strumento facile, veloce e sicuro; in secondo luogo vogliamo creare una società senza contanti, una società sempre più evoluta e veloce; infine, il terzo obiettivo è aiutare il mondo delle imprese e delle SME ad essere più efficienti. Per realizzare tutto ciò dobbiamo assumere il ruolo di abilitatori dei pagamenti digitali, sia per le banche che per i retailer e dobbiamo essere poi promotori della ‘financial inclusion’ per la lotta al contante e all’evasione. Tutti questi progetti prevedono un grande focus sulla sicurezza. Il mondo verso il quale stiamo andando a tutta velocità non può
esimersi dall’essere sicuro. Il consumatore è fondamentale e la sicurezza dei suoi dati ancor
di più. Mastercard tratta la parte più sensibile delle persone, ovvero i soldi, e non possiamo che garantire la massima sicurezza.
Infine, da qualche anno, proprio per riflettere questa importante evoluzione della nostra azienda, anche il nostro logo non presenta più la lettera C maiuscola di card ed è stato modificato, mantenendo comunque le due sfere ma, levando la scritta del nome per
renderlo più digital friendly. All’evoluzione del nostro logo, nell’ottica di un processo di continua trasformazione del marchio, sempre al passo con i tempi, si è aggiunto il Sonic Brand, una vera e propria architettura sonora. Ovunque i consumatori interagiscano con Mastercard in tutto il mondo, sia che si tratti di contesti fisici, digitali o vocali, la melodia unica, orecchiabile e facilmente riconoscibile alla base del Sonic Brand Mastercard sarà sempre ben riconoscibile e familiare. La melodia, su cui si sviluppa l’identità sonora del brand, prende diverse forme, da vere e proprie colonne sonore a suonerie, passando per i suoni dei pagamenti effettuati nei punti vendita al POS.
Stiamo andando sempre più verso la ‘cashless society’. In questo contesto, come vede Mastercard il futuro della nostra società senza contanti? Quali saranno i suoi caratteri peculiari?
Il punto fondamentale non è essere una società senza contanti, il tema è come diventarlo. Un esempio che faccio sempre, e che rende bene l’idea è il seguente: nessuno si sveglia la mattina pensando di voler pagare, ma tutti pensiamo di dover fare delle cose, le più diverse fra loro, per la maggior parte delle quali bisogna mettere mano al portafoglio. Più ci impegniamo a rendere questo passaggio semplice, veloce e sicuro, più andremo verso una società senza contanti. Pensiamo a quello che è successo, per esempio, con Uber: nessuno sceglie questo servizio perché è bello andare in macchina con uno sconosciuto, questo servizio viene scelto per comodità, velocità e sicurezza nel pagamento. Questa è la direzione verso la quale vogliamo andare.
Mastercard lavora con i retailer e con le nuove tecnologie per far sì che nascano tutte queste azioni utili, volte a migliorare la quotidianità di tutti noi: abbiamo iniziato tanti anni fa con il sistema di pagamento contactless, fino ad arrivare ad oggi con la sua applicazione all’area dei trasporti cittadini. Pensiamo a quanto è stato importante questo passaggio per chi viaggia: tramite la mia carta, che posso vedere attraverso il telefono o l’orologio, ho accesso alla metropolitana, al treno o ad altri mezzi di trasporto, evitando la fila alle casse dei tabaccai per prendere un biglietto e posso usufruire sempre della tariffa migliore. A questo serve la tecnologia. Lo stesso accade per i servizi di car sharing, per le biciclette, piuttosto che per catene di fast food come McDonald’s che hanno implementato per primi i totem salta fila.
Pensiamo inoltre anche a quanto sia più igienico il pagamento digitale, rispetto all’utilizzo di monete o banconote. Questa è la ‘cashless society’ che abbiamo in mente. L’utilizzo di denaro contante nei pagamenti, oltre ai problemi legati all’economia sommersa, presenta ampie differenze in termini di costi e di sicurezza. Uno studio della Banca centrale europea ha evidenziato che l’Europa spende ogni anno lo 0,46% del suo Pil per il denaro e in Italia i costi ammontano ad oltre 10 miliardi di euro, pari allo 0,52% del Pil, dunque circa 200 euro a testa l’anno per ogni italiano.
Inoltre, è stato calcolato che il costo di trasporto e messa in sicurezza del contante si aggira attorno all’ 1,5% del Pil dei paesi sviluppati. Il denaro contante presenta anche naturali rischi legati alla sicurezza personale in caso di frodi o furti, mentre in generale tutti i possessori di carte di pagamento, siano esse dotate di tecnologia contactless o meno, sono sempre tutelati per eventuali pagamenti fraudolenti online o in store, effettuati a loro insaputa e hanno diritto al rimborso totale della propria spesa direttamente dall’esercente.
Il ritardo italiano nei pagamenti digitali è evidente. Cosa fare per recuperare questo ritardo? I pagamenti digitali possono essere per l’Italia la leva per recuperare il gap digitale del Paese?
Rimango positivo su questo aspetto: i pagamenti digitali sono un abilitatore della vita quotidiana. Se riusciamo a renderli sempre più facili, sicuri e personalizzati sulle reali necessità del consumatore, si andrà sempre più a semplificare il processo. Questo cambiamento vale anche per i pagamenti per la pubblica amministrazione, che negli ultimi anni ha attivato in molte città servizi sempre più digitali e che deve continuare questo percorso per aumentare l’adesione nel nostro Paese e consentire a tutti i
cittadini di pagare una multa, piuttosto che una tassa, comodamente tramite smartphone o dispositivo mobile, evitando code negli uffici preposti. Più si spinge verso questa direzione, meno sarà il tempo impiegato per raggiungere questi obiettivi.
L’Italia, da questo punto di vista, è ancora indietro: registriamo ancora il 75% delle transazioni in contanti, ma su alcuni aspetti
siamo più avanti di altri paesi. Pensiamo alle semplificazioni, in termini di pagamenti digitali, che abbiamo raggiunto con le metropolitane di Milano e Roma o con gli aeroporti di Milano, Roma e anche Torino. Non è vero, quindi, che siamo indietro su tutto. Per esempio, più del 67% delle transazioni avviene in modalità contactless. Significa che le carte ci sono, basti pensare che le carte di Mastercard in Italia sono più di 70 milioni. L’Italia ha grandi passi ancora da compiere, ma possiamo certamente affermare che stiamo andando verso la giusta direzione.
In quali campi sono oggi più apprezzati pagamenti contactless dal punto di vista di Mastercard? In particolare, qual è l’esperienza in Italia di Mastercard?
A Milano il 20% dei biglietti per i trasporti è acquistato in modalità contactless (+300% rispetto all’anno precedente). L’introduzione del contactless ha avuto una risposta assolutamente positiva. Secondo i dati comunicati nel giugno del 2019, sono quasi 1 milione gli utenti che nei primi 12 mesi hanno deciso di utilizzare la nuova modalità per viaggiare in metropolitana (+200% rispetto al primo mese di avvio della sperimentazione) e oltre 8 milioni i viaggi effettuati (+300% rispetto a luglio 2018), per una media
giornaliera di oltre 30mila. Il 92% delle transazioni sono state effettuate con carte di credito italiane.
n base ad una nostra ricerca realizza ad hoc sul lancio di Milano, l’introduzione del contactless ha fatto registrare una crescita generale delle transazioni nell’area dei trasporti (+266%), ma ha anche avuto un effetto di traino su altri settori merceologici limitrofi e contingenti come ad esempio la ristorazione (+46%).
Dal 18 settembre scorso, quando il servizio tap&go è stato attivato a Roma, sono stati registrati 1,7 milioni di tap ai tornelli delle stazioni, che corrispondono – visto che una buona parte di questi
tap generano anche viaggi su bus o tram – a oltre 2 milioni di viaggi complessivi, il 10% dei titoli di viaggio in metropolitana. Nei cinque mesi osservati, fra settembre 2019 e febbraio 2020, si osserva un trend positivo nell’utilizzo del servizio. Confrontando il primo mese del progetto, tra settembre e ottobre, con l’ultimo mese, tra gennaio e febbraio, si osserva un aumento dell’uso del servizio superiore al 140%. Da un sondaggio condotto dall’app di mobilità Moovit, fra i propri utilizzatori, risulta che oltre il 91% delle persone che hanno usato tap&go hanno valutato l’esperienza positivamente. L’85% di
questo campione dichiara di essere pronto ad utilizzarlo anche in futuro. L’88% è interessato all’estensione di questo servizio anche ai mezzi di superficie.
Tema della sicurezza dei pagamenti. Il sistema di tokenizzazione di Mastercard è una delle ragioni per cui i ‘wearable device’ sono sempre più sicuri. Qual è il quadro aggiornato
della situazione?
Mastercard ha sviluppato e messo a disposizione dei suoi partner la sua soluzione MDES (Mastercard Digital Enablement Service), la tecnologia che trasforma ogni dispositivo mobile in uno strumento di pagamento sicuro, garantendo la protezione attraverso la “tokenizzazione”, un processo che permette di sostituire i dati della carta di pagamento con codici univoci, i token appunto.
Questa tecnologia permette ai consumatori di pagare con il loro dispositivo preferito in totale sicurezza. Il processo di tokenizzazione è importante in quanto il numero della carta non gira più tra banca ed esercente e non c’è la minima possibilità che questo numero venga intercettato e utilizzato per frodi. Di recente Mastercard in Italia ha anche lanciato una soluzione di tokenizzazione per gli esercenti per poter garantire la sicurezza e l’approvazione delle transazioni online e garantendo al tempo stesso un’esperienza di pagamento sicura e veloce per consumatori e rivenditori.
Il quadro è in generale molto positivo: oggi oltre il 90% dei device ha soluzioni tokenizzate ed offrono la possibilità di pagare in modo sicuro, semplice e veloce. Inoltre Mastercard lavora in generale supportando la sicurezza e sviluppa soluzioni che stanno cambiando l’esperienza di acquisto
dei consumatori. Oltre alla tokenizzazione, puntiamo ad accelerare l’adozione della tecnologia biometrica, per arrivare a farne uno standard per l’autenticazione dei pagamenti digitali, e sfruttiamo le tecnologie più innovative come l’intelligenza artificiale per rilevare e bloccare eventuali frodi nelle transazioni oppure, quando una carta scade, per far si che il sistema lo rilevi automaticamente.
Infine abbiamo investito in diverse società che hanno ideato sistemi che permettono il riconoscimento biometrico comportamentale delle dita sulla tastiera e dell’impugnatura del telefono. Aspetti
che rendono il cliente ancor più sicuro.
Quali sono le novità presentate da Mastercard nell’area
del nuovo modello collaborativo con le fintech, e in particolare di ‘Accelerate’, l’iniziativa globale che semplifica il modo in cui Mastercard lavora con le Fintech?
Oggi molti operatori e aziende del settore appartengono al mondo fintech. Per questo Mastercard ha messo a disposizione di questi player soluzioni e strumenti importanti all’interno di ‘Accelerate’, un programma globale di ultima generazione che guida, sostiene e semplifica il modo in cui Mastercard lavora con le fintech, le quali semplificano a loro volta l’utilizzo del nostro network.
Accelerate consente infatti alle fintech di poter collaborare con la nostra azienda nel giro di sole poche settimane ottenendo innumerevoli vantaggi grazie all’expertise dell’azienda e a una suite di servizi pluripremiati che aiutano i partecipanti a beneficiare delle opportunità offerte dall’ecosistema, dai clienti e dalle innovazioni. Mastercard mette innanzi tutto a disposizione un set personalizzato regole, risorse e servizi di prim’ordine pensati per consentire l’avvio dei programmi e l’espansione di una fintech. Tramite Accelerate uno sviluppatore, inoltre, può avere accesso alle nostre API
e a servizi di pagamento, sicurezza e analisi, tramite una procedura intuitiva che consenta la costruzione dei migliori linguaggi di programmazione. Inoltre il programma consente alle fintech di
entrare in contatto con migliaia di partner tecnologici di Mastercard, e Una banca, chiede a noi quali sono le società giuste per un lavoro specifico o un’esigenza in particolare e noi introduciamo le
fintech tramite il nostro network di relazioni fra istituzioni finanziarie per velocizzare sia la crescita della singola fintech, sia per rispondere alle esigenze dell’istituto bancario. Anche le startup sono coinvolte, con la possibilità di partecipare ad un programma di almeno sei mesi in collaborazione con i lab tecnologici dell’azienda da cui possono scaturire poi progetti interessanti. Il piano Accelerate contempla infine anche processi agevolati per la creazione di NeoBank e nuovi player focalizzati sui pagamenti
digitali.