La Corte Suprema spagnola apre per la prima volta la porta all’annullamento delle carte revolving a causa della mancanza di trasparenza. Per la prima volta, infatti, sono stati stabiliti criteri secondo cui altri giudici dovranno analizzare se questi crediti siano abusivi o meno e, da ora in poi, richiede alle banche e agli istituti finanziari di spiegare ai clienti in modo chiaro e semplice come funziona un credito rotativo prima di concludere un contratto.
Le due sentenze, emesse nei giorni scorsi, hanno dato origine a una valanga di ricorsi da parte dei clienti per chiedere l’annullamento di questi prestiti e, quindi, la restituzione di quanto pagato in eccesso.
In questo caso, si stabilisce quali informazioni è necessario fornire ai clienti per determinare che i prestiti siano stati concessi in modo trasparente e, quindi, non siano abusivi. Vediamo quali.
La Corte Suprema stabilisce quindi che le banche e gli istituti finanziari devono fornire ai clienti informazioni sul sistema di finanziamento rotativo, sul tasso di interesse, indicare la rata mensile che intendono versare (con esempi se necessario) e la durata del contratto. Ma devono anche spiegare che se il consumatore sceglie di pagare una piccola quota mensile, e quindi di allungare i tempi di rimborso del prestito, ciò comporterà un aumento degli interessi, come si legge su eleconomista.es.
Devono, inoltre, informare che, quando un consumatore, ad esempio, accende un prestito di dodici mesi e paga il primo mese, il denaro versato viene automaticamente convertito in credito, che può essere utilizzato nuovamente.